Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, dicembre 10, 2013

IL DIALOGO LETTA-RENZI LONTANO DALLE ESIGENZE REALI DEI CITTADINI

di Giacomo Stucchi

Se la sfiducia al governo “non è all’ordine del giorno”, come ha detto Matteo Renzi nelle sue prime dichiarazioni alla stampa nel nuovo ruolo di segretario del Pd, ci chiediamo cosa debba ancora accadere affinché sia chiaro che l’esecutivo Letta non è all’altezza della situazione.E' ormai giunto il momento, senza indugi, di porre l’attenzione su problemi concreti. Dalla pratica impossibilità di accesso al credito per le famiglie e le imprese, come hanno anche evidenziato  gli ultimi dati forniti dalla Banca d’Italia, alla farraginosità del sistema  burocratico, dalla concorrenza sleale delle merci straniere alla pressione di un fisco strangolatore, dall’inefficienza dei servizi agli eccessivi vincoli europei,  la vita dei cittadini è disseminata di ostacoli, alcuni davvero insormontabili.  Per gli stessi motivi migliaia di imprenditori hanno già chiuso le loro aziende e molti altri si apprestano a farlo. Quando chiude un’impresa vengono meno produzione, ricchezza, lavoro per le maestranze, ma anche gettito Irpef per lo Stato, oltre che maggiori oneri assistenziali. Eppure, nonostante il quadro economico sia ormai da tempo consolidato verso un inarrestabile declino, il governo Letta  vara una legge di Stabilità che serve più ad accontentare le sempre maggiori pretese dei burocrati di Bruxelles che  non a venire incontro alle esigenze di imprese  e famiglie di casa nostra. Non lascia ben sperare poi il dialogo instaurato tra il premier e il nuovo segretario del maggior partito di governo, i cui esiti peraltro vedremo già nelle prossime ore (con il voto di fiducia al governo in Parlamento), che sembra lontano dalle esigenze reali del Paese. Non sappiamo quanti degli elettori di Renzi abbiano come priorità quella di avere subito una nuova legge elettorale, ma sappiamo per certo che  le imprese necessitano di un allentamento della pressione fiscale e di una maggiore fiducia da parte degli istituti di credito, mentre a milioni di cittadini serve un lavoro.