Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, maggio 30, 2013

BASTA CON IL BICAMERALISMO PERFETTO

di Giacomo Stucchi

Nel dibattito in Parlamento abbiamo fatto presente al premier Enrico Letta che sulla partita delle riforme  la Lega Nord c’è, nel senso che riteniamo indispensabile addivenire ad una riforma costituzionale che faccia alcune cose: dal dimezzamento del numero dei parlamentari al Senatofederale; dalla fine del bicameralismo perfetto a tutta una serie di modernizzazioni che permettano al nostro Paese di poter disporre di una Carta, che è già importante per quanto riguarda le tutele che in essa sono contenute, ma che deve essere attualizzata nella parte del funzionamento delle istituzioni. Su questo percorso abbiamo accettato la sfida. Per quanto riguarda, invece, il governo rimaniamo  all’opposizione, certamente attenta, non preconcetta  ma  costruttiva. Dal nostro  punto di vista la questione delle riforme costituzionali deve però essere divisa dalla gestione ordinaria del governo. Noi siamo per un’azione che porti alla fine dei diciotto mesi, come ha detto il Presidente del Consiglio, al referendum confermativo e dopo  si tornerà al giudizio dei cittadini. Però con una precisazione fondamentale circa la legge elettorale: nessun sistema di voto garantisce che ci sia lastessa maggioranza alla Camera e al Senato, e quindi sino a quando avremo due assemblee legislative che esprimono entrambe la fiducia al governo si porrà sempre il problema della governabilità. Una delle cose da fare perciò è avere una sola Camera politica come avviene in tutte le altre democrazie occidentali. Bisogna finirla con il bicameralismo perfetto, e a quel punto discutiamo di legge elettorale. Non si dimentichi, del resto, che anche il Mattarellum  era fallace per quanto riguarda il Senato. Se non si fanno queste riforme allora davvero è meglio che si vada tutti a casa, questa è l’ultima carta e noi accettiamo la sfida. Siamo consapevoli delle difficoltà ma andiamo avanti sapendo bene che è necessario che ci sia un clima costruttivo per quanto riguarda le riforme costituzionali, un terreno sul quale esiste una condivisione parlamentare  più larga di quella che sostiene il governo. Se qualcuno però, soprattutto all’interno del Pd,  pensa di utilizzare le riforme costituzionali per questioni interne al proprio partito allora non si va da nessuna parte. Noi questo  non lo possiamo mai accettare.