Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, maggio 23, 2013

LARGHE INTESE AL RIBASSO, A COMINCIARE DALL'IMU

di Giacomo Stucchi

Dinanzi all’ennesimo grido di dolore del leader di Confindustria Giorgio Squinzi non possiamo che denunciare l’inadeguatezza di un governo che è nato, e continua a vivere,  solo perché le forze politiche di maggioranza vanno avanti con soluzioni minimaliste ai tanti problemi sul tappeto.  Il fatto che la coalizione Pd-Pdl sia caratterizzata da  mille  contraddizioni,  delle quali ogni giorno ne abbiamo un assaggio non costituisce certo una notizia, tuttavia non ci si può rassegnare al “tanto peggio, tanto meglio”,  che penalizza soprattutto il modello economico del Nord.  Gli effetti di tale deleteria politica sono già sotto gli occhi di tutti i cittadini, che pagano le conseguenze delle scelte fatte dal governo. Sull’Imu, per esempio, l’esecutivo Letta ha deciso di approvare un decreto per sospendere la rata di giugno sino a metà settembre, ma dopo cosa accadrà? La tanto odiata tassa sugli immobili introdotta dal governo Monti e, contrariamente   a  quanto sancito nel federalismo fiscale,  prevista anche sulla prima casa,  si è rivelata disastrosa. Sul piano sociale, perché ha depresso milioni di famiglie che si sono viste tassare  il loro bene  più caro, sul piano economico perché ha aggravato ancor di più la situazione di un mercato trainante per la nostra economia, qual è quello immobiliare, che versava già in uno stato comatoso e che con l’introduzione dell’Imu, soprattutto sulla prima casa, è diventato irreversibile.  A fronte di tutte queste conseguenze negative la sospensione del pagamento  di giugno, disposto da Palazzo Chigi, appare  un  palliativo. Una soluzione che non risolve il problema di introdurre  nel nostro sistema fiscale una tassazione giusta sulla proprietà di immobili, siano essi utilizzati come abitazioni o per attività di impresa, senza per questo annientare il mercato immobiliare, impoverire ancor di più i cittadini o le aziende già alle prese con una grave crisi economica che ne ha falcidiato i redditi, lasciare i Comuni nell’incertezza più totale su quale sarà il gettito dell’imposta da prevedere  nei loro bilanci.  Con la sospensione della rata Imu il governo è però riuscito a  dare  un colpo al cerchio e uno alla botte, soddisfacendo cioè le diverse esigenze, o aspettative, delle forze politiche che compongono la sua maggioranza. Un compromesso al ribasso, appunto, che speriamo non sia il primo di una lunga  serie.