IL PD GIOCA SULL'EQUIVOCO SENZA PENSARE AI DRAMMI SOCIALI
di Giacomo Stucchi
Pare che si torni a dialogare ma il sospetto è che si giochi sull'equivoco. Dicendosi disposto ad incontrare le delegazioni di Pdl e Lega Nord non vorremmo che Bersani pensasse di parlare solo di elezione del capo dello Stato, mentre invece va affrontata, e subito, la questione del governo. La sensazione è che il segretario del Pd abbia già deciso di giocarsi tutto con il nuovo Presidente della Repubblica, mettendo in secondo piano drammi sociali, quali il milione e oltre di licenziamenti nel 2012 o il crollo del potere d'acquisto delle famiglie, che invece richiederebbero immediatamente il varo di un governo di coalizione in grado di adottare misure forti e risolutive. E' incomprensibile come il segretario del Pd non si renda conto, con il suo atteggiamento di chiusura, di prestare il fianco a critiche di tutti i tipi e di fornire a Grillo pretesti per nuove e inutili polemiche. Come quella sulle commissioni permanenti. Altro che 'golpe per svuotare il Parlamento', i grillini (in evidente crisi di consenso) vogliono dare a bere all'opinione pubblica dicendo di essere i difensori della democrazia, i buoni contro i cattivi. Ma si tratta di un inganno nei confronti dei cittadini ai quali, per captatio benevolentiae, si vuol far pensare che esiste una connivenza di tutta la classe politica (ad eccezione dei Cinquestelle!) per non procedere alla costituzione delle commissioni. Non è cosi! Il Carroccio è pronto a fare la sua parte ma è giusto spiegare che le commissioni non si sono ancora insediate perché per farlo occorre che in Parlamento ci sia una chiara maggioranza; solo così infatti è possibile procedere alla loro costituzione e quindi all'elezione dei rispettivi Uffici di Presidenza. Se alla Camera dei Deputati la maggioranza è chiara, è al Senato invece che la maggioranza al momento non esiste e quindi è impervio procedere all'insediamento delle Commissioni. Ed è proprio questo il punto: la maggioranza non è ancora costituita in entrambi i rami del Parlamento perchè Bersani non si è deciso ad accettare l'offerta di collaborazione fatta dal Pdl, già all'indomani del voto dello scorso 24 febbraio, e che permetterebbe di avviare le commissioni ma anche di far partire un Governo.
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