PIU' ARGOMENTI NOI DELLA SINISTRA PER CONVINCERE GLI INDECISI
di Giacomo Stucchi
Chiunque pensasse che i giochi siano ormai fatti
sbaglierebbe di grosso. La partita non è ancora chiusa né per la conquista del
Pirellone, seppur Roberto Maroni appare essere in leggero vantaggio, né per
l'attribuzione dei premi di maggioranza al Senato in alcune regioni chiave. Per
questo convincere gli indecisi, che sono tanti e che probabilmente lo saranno
ancora sino all'ultimo giorno disponibile per recarsi alle urne, è fondamentale
per la vittoria finale e per coronare un sogno: quello del Grande Nord. Gli
argomenti non mancano e anzi in questa fase siamo più avvantaggiati noi del
centrodestra che non i nostri avversari. I quali hanno già tutti gettato la
maschera e si sono dichiarati pronti all'inciucio pur di occupare le poltrone
romane ma anche la guida della Lombardia. Chi, per esempio, pensa di dare il
proprio voto a Monti, pensando così di rafforzare un'area moderata di centro,
sappia che in realtà il suo voto è già collocato a sinistra e servirà solo a
portare Bersani e Vendola a Palazzo Chigi. Così come all'elettore di
centrodestra deluso, che per protesta pensa di votare per il M5S di Grillo, dico
che il suo voto non lascerà il Pd o Sel fuori dal palazzo ma al contrario li
porterà entrambi dentro la stanza dei bottoni. Basta vedere ciò che accade in
Sicilia, dove i grillini sono ormai molto più che la stampella del governatore
Crocetta, sono direi funzionali alla giunta di sinistra e l'appoggiano senza più
infingimenti. La stessa cosa accadrà a Roma, dove Bersani sa già che non avrà
mai la maggioranza assoluta in entrambe le Camere e per questo ha già lanciato
la campagna acquisti tra i futuri parlamentari che saranno eletti nelle liste
del comico ligure. Liste che per lo più sono composte da persone provenienti da
esperienze di sinistra, come quelle dei centri sociali, che non aspettano altro
di poter dare il loro voto e sostegno alle politiche vessatorie, centraliste e
assistenziali che la sinistra è pronta a varare se malauguratamente dovesse
insediarsi alla guida del governo. Un appello deciso intendo rivolgerlo poi agli
elettori di Giannino, comprensibilmente scoraggiati e delusi. A loro dico che
non c'è una sola ragione affinché essi non votino Maroni alla presidenza della
Lombardia e la Lega Nord alle Politiche. Abbiamo infatti gli stessi programmi,
le stesse idee e la stessa determinazione per portarli avanti.
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