Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, febbraio 05, 2013

SULL'IMU MONTI SI COMPORTA COME UN BATTITORE D'ASTA

di Giacomo Stucchi

La proposta di Berlusconi di abolire l'Imu sulla prima casa, e di restituire l'importo delle rate versate dai cittadini nel 2012, sempre sulla prima casa, non ha certo stupito il sottoscritto. Per primi, infatti, avevamo proposto che il gettito ricavato dall'Imu, a maggior ragione se lo stesso fosse stato in esubero rispetto alle previsioni, venisse restituito alle famiglie, almeno a quelle proprietarie solo della casa in cui vivono, o con redditi bassi (20 o 30 mila euro annui), o che abbiano un mutuo a carico. La Lega Nord però, come è noto, non ha mai votato alcuna fiducia al governo Monti e proprio sull'Imu ha ingaggiato una battaglia di verità sin dal primo momento. L'imposta sulla casa infatti è stato uno dei primi provvedimenti adottati dal governo dei tecnici che, per giustificarne l'adozione, hanno sempre detto di averne soltanto anticipato i tempi rispetto a quanto previsto dal governo Berlusconi. Ed è proprio questo il punto, che non ci stancheremo mai di sottolineare, l'IMU pensata dal governo di centrodestra, infatti, non riguardava la prima casa, rientrava nell'ambito di una riforma sul federalismo fiscale che lasciava più soldi ai Comuni e comunque sarebbe entrata in vigore solo nel 2014. L'IMU di Monti invece ha colpito la prima casa; per il gioco combinato di aliquote, sistemi di rivalutazione dei valori immobiliari e moltiplicatori è diventata molto onerosa; e infine, anche se l’introito della prima casa è rimasto ai Comuni, mentre il resto è stato diviso tra i Comuni e lo Stato, a conti fatti, rispetto al gettito dell'Ici ai Comuni sono rimasti meno soldi. Queste cose le andiamo dicendo da più di un anno! Ma ancora oggi il premier sull'argomento cincischia alla grande. Prima Monti ha detto che l'Imu non poteva essere toccata, poi durante la campagna elettorale, quando ha visto che la sua 'salita' in campo non entusiasmava proprio nessuno, ha cambiato registro. E' bastata qualche settimana, e qualche sondaggio per niente favorevole, per far dire al premier di volere ridurre l'Imu nel 2013, con il raddoppio delle detrazioni sulla prima casa, da 200 a 400 euro, e da 100 a 200, per ciascun figlio e anziano a carico fino a un massimo di 800 euro. Insomma la madre di tutte le imposte, per pagare la quale le famiglie hanno visto decurtate le loro tredicesime, continua ad essere utilizzata da Monti con incoscienza e disinvoltura, tanto da rendere il premier simile ad un battitore d'asta.