MONTI CAVALLO DI TROIA DEL CENTRALISMO ROMANO E DEI BANCHIERI
di Giacomo Stucchi
E' quanto mai indicativo che le verità nascoste
del premier uscente stiano venendo a galla proprio da parte di coloro
che all'estero lo avevano più incensato all'atto del suo insediamento a Palazzo
Chigi. Che Monti non fosse l'uomo giusto per essere messo a capo del Governo non
occorreva certo che fosse il Financial Times a svelarlo, la Lega Nord lo ha
sempre detto e i dati hanno confermato a pieno le nostre tesi. Il fatto è che il
Professore è diventato Presidente del Consiglio sull'onda di tutta una serie
di mezze verità urlate che i cittadini in buona fede sono stati indotti a
credere "verità vere", e che certi esponenti politici, specializzati nel
camaleontismo di professione, hanno utilizzato per assecondare le loro residue
speranze di rimanere nel Palazzo. Quando i montiani vanno in
televisione continuano a ripetere come un disco rotto che si deve a Monti
l'avere salvato i conti dello Stato e gli stipendi dei dipendenti pubblici, ma è
una falsità talmente grossa da non essere più credibile. Numeri alla mano
è ormai notorio che quattro miliardi di euro, in tanto è stata quantificata il
costo della crisi cosiddetta dello spread, ancorché fosse andata avanti con
tassi d'interesse sui titoli di Stato sino al sette per cento, mai avrebbe
potuto mandare in bancarotta un sistema che costa quasi ottocento miliardi di
spesa pubblica all'anno. Un sistema peraltro che la Lega Nord negli anni di
governo ha provato a cambiare democraticamente, trovando però sulla sua strada
ostacoli incredibili. Per questo adesso, con la vittoria di Roberto Maroni
in Lombardia, si presenta l'occasione storica di costituire il "Grande Nord",
una realtà in grado di arginare le pretese assurde di uno Stato centralista
e assistenzialista che Bersani e Vendola, con la complicità del
trio Monti-Fini-Casini, vorrebbero perpetrare. Prestiamo quindi attenzione a
quelle che sono le veritá celate di questa campagna elettorale, perché Monti è
il cavallo di Troia di Roma e dei banchieri che vogliono continuare ad arraffare
le risorse prodotte dalla nostra gente. Per impedire alla Lega di governare il
Grande Nord, e tenere così il 75 per cento delle imposte sul territorio, le
stanno provando veramente tutte e fino alle elezioni ne leggeremo ogni giorno di
nuove. Ma noi teniamo duro e andiamo avanti per la nostra strada, per Maroni
Presidente della Lombardia e con le nostre rinnovate liste al Senato e alla
Camera, il cui sostegno e ruolo é indispensabile per ricordare in modo adeguato
ai Palazzi romani le vere istanze delle nostre comunità.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home