CON BERSANI A PALAZZO CHIGI CAPITALISMO DI STATO
di Giacomo Stucchi
L'avevamo detto che il governo dei banchieri guidato
dal professore Monti era solo un assaggio di cosa aspetterebbe ai cittadini
qualora sciaguratamente la sinistra, con l'appoggio dei centristi, dovesse
mettere piede a Palazzo Chigi. Monti e Bersani, con il soccorso di
Vendola, Fini e Casini, hanno messo sù un cartello elettorale
che non si sogna nemmeno di fare le riforme che servono al nostro sistema
politico e istituzionale, ormai obsoleto e inefficiente, ma vogliono solo
tenersi le poltrone dalle quali poter compiacere banche, burocrati (di casa
nostra ed europei) e apparati istituzionali accentratori. La vicenda Mps del
resto è indicativa di fino a che punto può arrivare il "soccorso" di Stato
quando ad operare nella stanza dei bottoni si trovi un uomo come Mario Monti che
ha ben rappresentato nei suoi mesi di governo la perfetta sintesi tra statalismo
e centralismo. Se solo nel corso dell'anno passato hanno chiuso la bellezza di
centinaia di migliaia di imprese e se i soldi dei cittadini, che si sono svenati
per pagare l'IMU (la più impresentabile delle imposte, così come strutturata da
Monti e compagni), sono stati utilizzati per girarli ad una banca il cui
management ha operato sui mercati finanziari così come un ubriaco, o un insano
di mente, guiderebbe l'auto a duecento all'ora in autostrada, pensiamo un po'
cosa potrebbe accadere se questi dovessero restare al governo. Probabilmente ci
ridurrebbero in braghe di tela più di quanto non abbiano già fatto e
continuerebbero a spremere sino all'inverosimile il Nord che ha sempre
rappresentato per Roma ladrona la gallina dalle uova d'oro. Bersani continua a
dire che il Pd non c'entra nulla con il bubbone Montepaschi, ma è lapalissiano
il contrario. La verità è che con la sinistra al governo avremmo un capitalismo
di Stato, dove le imposte pagate dai cittadini servirebbero ad aiutare banche e
poteri funzionali ai partiti di governo. Della nostra economia e società del
Nord, per come l'abbiamo intesa sino ad oggi (ovvero libertà d'impresa e voglia
di fare) non resterebbero che pallidi ricordi.
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