LA POLITICA DEL FARE DELLA LEGA NORD SPAZZERA' VIA LE CHIACCHIERE DI FALLI-MONTI
di Giacomo Stucchi
Le proposte di iniziativa popolare presentate in
Cassazione dal nostro Segretario federale Roberto Maroni costituiscono uno
spartiacque tra la politica del fare, quella cioè della Lega Nord che si
preoccupa di rappresentare al meglio le istanze e gli interessi di tutti i
cittadini del Nord, e quella delle chiacchiere da Palazzo, posta in essere da
tutte le altre forze politiche. In particolare, la proposta di referendum per la
"rifondazione di un'Unione Europea democratica e federale basata sui Popoli e
sulle Regioni, per l'adesione all'area euro limitata ai territori che rispettano
il pareggio di bilanci", costituisce un'iniziativa politica davvero dirompente.
Da mesi assistiamo, nostro malgrado, a sterili dibattiti: dalla famigerata nuova
legge elettorale, che ormai tutti hanno capito essere una coperta troppa corta
per soddisfare le esigenze dei partiti che compongono la strana maggioranza, al
tira e molla sulla candidatura di Berlusconi a presidente del Consiglio; dalle
promesse di Monti di una ripresa economica, di cui al momento non si vede
traccia, all'adozione di provvedimenti legislativi del Governo tanto inutili
quanto dannosi. Insomma, tutto questo basta e avanza per indignare e far
arrabbiare oltre ogni misura un'opinione pubblica già duramente messa alla prova
da una recessione che provoca la perdita dei posti di lavoro ma anche la
riduzione del potere d'acquisto per chi un lavoro lo possiede. Per la verità in
un Paese civile stabilire le nuove regole del sistema di voto non è certo roba
da poco, ma quando a prevalere non sono le ragioni della democrazia, o del
rispetto della volontà popolare, di certo tutto si complica. Se il tema poi
viene affrontato nel modo scelto da Bersani, Alfano, Casini, ovvero come fare
per portare acqua al proprio mulino, è facile intuire come sia davvero difficile
trovare una soluzione. Dinanzi a tutto questo il Carroccio va avanti e sbaglia
di grosso chi ritenesse il nostro motto 'Prima il Nord' solo uno slogan.
Sbaglierebbe di grosso perché non capirebbe che mentre le altre forze politiche
impiegano il loro tempo a dibattere in astratto, il Carroccio mira invece a
rappresentare gli interessi e le istanze di tutta le gente del Nord. La Lega
Nord, quindi, scende in campo con la sue proposte di iniziativa popolare anche
per sopperire al deficit legislativo ed esecutivo del governo, e della strana
maggioranza che lo appoggia, che sta portando il Paese al collasso. La gente è
molto arrabbiata non solo per il protrarsi della recessione economica ma anche
per l'inconcludenza di chi governa. Tra i provvedimenti legislativi approvati,
infatti, non uno è servito a migliorare la situazione. Noi però, dalle nostri
parti, siamo abituati a darci da fare con le nostre mani per venire fuori dai
problemi e non sarà certo falli-Monti, con le sue false promesse e le sue
iniziative a favore della crescita sempre annunciate e mai portate avanti
davvero, a farci tornare indietro rispetto ai nostri propositi.
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