Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, settembre 04, 2012

NON BASTA DRAGHI A SALVARCI, SERVE UN NUOVO GOVERNO

di Giacomo Stucchi

Ha fatto bene 'La Padania' a porre in primo piano tutti i dati economici negativi del Paese, frutto dell'azione fallimentare del governo in carica: dal crollo dell'occupazione a quello della produzione industriale, dalla diminuzione dei prezzi delle case (che nessuno compra più anche perché gravate da una pressione fiscale che non ha eguali da nessun altra parte del mondo) alla chiusura di migliaia di esercizi commerciali. Leggendo tali dati viene da chiedersi come abbia fatto il presidente del Consiglio, in poco meno di un anno di permanenza a Palazzo Chigi, a mettere in ginocchio il Paese come meglio non si poteva! Tale situazione, resa evidente dai dati economici, è stata peraltro un po' celata da certi organi di stampa, forse perché nei mesi scorsi proprio quest'ultimi erano tra i grandi sponsor del Professore. Per uscire da questa empasse gli stessi organi di informazione si sono tutti concentrati sui tentativi del presidente della Bce, Mario Draghi, di attivare al più presto il sistema europeo salva Stati. Si tratta di un modo per far uscire dalle secche Paesi, come l'Italia o la Spagna, che trovandosi in piena fase di recessione non possono reggere ancora per molto tempo con spread sopra i 400 punti. Per aiutarli Draghi, nella sua audizione al Parlamento europeo, ha definito "legittimo" l'acquisto dei titoli di Stato a tre anni e ha rassicurato i tedeschi: "Lavoriamo nel pieno rispetto dei Trattati europei". Quindi adesso c'è molta attesa per le misure che la Bce annuncerà a breve. Monti ha subito ringraziato, e non poteva essere altrimenti, per l'assist fornitogli che tuttavia, comunque vada, non lo può assolvere dalla sue gravi responsabilità. Per tutti noi, in ogni caso, c'è da augurarsi che, assodata l'incapacità del presidente del Consiglio e dei suoi ministri di salvare il Paese dalla crisi economica, riesca almeno al presidente della Bce di calmare i mercati finanziari scongiurando il collasso delle economie dei Paesi europei più a rischio. Ma è davvero Draghi la soluzione ai problemi economici del Paese? Direi sì e no. Un po' lo è perché non c'è dubbio che l'attivazione del fondo salva Stati potrebbe servire ad allentare la morsa dei mercati finanziari calmierando i differenziali di rendimento sui nostri titoli di Stato, che come già detto non possono reggere ancora per molto tempo ai livelli degli ultimi tempi; ma, da solo, tutto questo non basta. Ciò che serve per mettere in moto una drastica inversione di rotta della nostra economia è un nuovo governo che non cerchi solo di sopravvivere, traendo vantaggio dalle preoccupazioni e indecisioni dei partiti che lo sostengono, ma che abbia la determinazione e la credibilità per fare scelte coraggiose ma risolutive; smettendola peraltro di vessare i cittadini e la parte più produttiva del Paese. Ecco perché serve mandare a casa Monti e rimettere la politica, e le sue scelte, al centro della scena. Magari riprendendo quel percorso riformatore, interrotto proprio dal Professore, che vedeva nel federalismo fiscale uno dei punti cardine.