Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, giugno 12, 2012

IL GOVERNO DELLE MENZOGNE

di Giacomo Stucchi

Se c'è una cosa che sembra avere sempre accompagnato l'azione del governo in carica, sin dal suo insediamento, questa è la menzogna. Il governo del Professore fu insediato a Palazzo Chigi per "salvare", come dicevano qualche mese fa certi adulatori molto interessati e una stampa molto di parte, il Paese dal baratro. In realtà, come è ormai chiaro a tutti, l'esecutivo guidato da Berlusconi, con l'apporto determinante della Lega Nord, aveva già adottato tutte le misure per contrastare la grave crisi finanziaria in atto e, avendo già messo mano seriamente alle riforme, in primis quella del federalismo fiscale, aveva anche provveduto a realizzare in tempi certi alcuni cambiamenti strutturali. Tali cambiamenti, però, non sono mai andati giù a un certo blocco di potere trasversale all'economia, alla finanza, alla politica e financo alle istituzioni centrali del Paese. Come già sottolineato in altre occasioni, a complicare il quadro ha poi contribuito il crollo in Borsa della azioni Mediaset: la scintilla che ha appiccato l'incendio. E' probabile infatti che senza quelle giornate di Borsa, molto negative, il nostro precedente governo non si sarebbe sciolto. Ma la storia non si fa con i se e con i ma, e quindi è meglio occuparci di ciò che è certo: le menzogne del governo Monti. La prima è quella sulle pensioni. Il nostro sistema, peraltro già riformato in molte occasioni (una delle quali con il ministro Roberto Maroni quando era titolare del Welfare), era già in sicurezza e non era né in sofferenza né a rischio, come i professori hanno voluto far credere ai cittadini. L'avere negato la pensione a chi ne aveva maturato il diritto, costringendo peraltro gli aspiranti pensionati a lavorare di più per avere di meno in termini di prestazioni pensionistiche, è solo servito a far cassa per venire incontro alle pressanti richieste di rigore economico da parte della Germania e dei burocrati di Bruxelles. Ma c'è di più. La riforma pensionistica della Fornero è stata infatti approvata, da Pd-Pdl e Terzo Polo, anche sulla pelle di circa 390mila persone, secondo gli ultimi dati ufficiali dell'Inps, cosiddette esodate, cioè di coloro che rimarranno senza stipendio e senza pensione per un certo periodo di tempo. Questa catastrofe sociale è stata a lungo mistificata dalla Fornero, che ha sempre parlato di 50 o al massimo 60mila persone esodate, ma poiché le bugie hanno le gambe corte adesso i nodi sono venuti al pettine. Così come sta accadendo sul fronte dell'Imu. Alcuni ministri asseriscono da settimane che sull'Imu il governo Monti ha dovuto adeguarsi a quanto già deciso dal precedente governo. Una bugia grande almeno quanto la pressione fiscale incrementata dal governo in carica! Tutti sanno infatti, almeno tra chi si occupa di queste cose, che l'Imu del federalismo fiscale non c'entra nulla con quella introdotta da Monti, soprattutto perché quella pensata nella nostra riforma era una tassa il cui gettito prodotto rimaneva sul territorio. Tutto il contrario insomma della mostruosità voluta dal governo dei tecnici, che fa diventare un sindaco di un Comune come lo Sceriffo di Nottingham! Ecco perché la Lega Nord si è intestata la battaglia contro l'Imu di Monti, una tassa ingiusta, iniqua ed anche inutile perché, lungi dal risolvere i problemi di cassa del governo, impoverirà ancor di più le famiglie e quindi, di riflesso, l'economia con un ulteriore crollo dei consumi. Insomma, se è vero che le bugie hanno le gambe corte allora lo è altrettanto il fatto che il governo Monti è davvero giunto al capolinea.