Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, giugno 05, 2012

GIOCANO SULLA PELLE DEI CITTADINI

di Giacomo Stucchi


L'attuale vicolo cieco nel quale governo e maggioranza si sono cacciati, precipitando il Paese in una crisi economica e sociale senza precedenti, era stato ampiamente previsto nei nostri trascorsi interventi. Tra l'altro, non a caso, avevamo anche scritto che le elezioni amministrative avrebbero segnato uno spartiacque in questo scorcio di legislatura. E così è! Nessuno ha la sfera di cristallo per prevedere cosa accadrà nell'immediato futuro ma di certo allo stato attuale delle cose possiamo fare alcune considerazioni di carattere generale che difficilmente, crediamo, possano essere smentite. In primo luogo, il governo Monti è già da tempo al capolinea. Non c'è uno solo dei fronti sui quali è impegnato, da quello delle riforme a quello dei rapporti con l'Europa, che abbia dato un qualche segnale positivo. Al momento poi esattamente non capiamo neppure in che cosa sia impegnato Monti. Il suo girovagare per il mondo, al di là del consolidamento dei suoi rapporti, non ha portato nessun vantaggio al Paese. Lo spread è alle stelle e alle aste si fa persino fatica a piazzare i nostri titoli. L'indice di gradimento del presidente del Consiglio è in picchiata e se Monti rispettasse davvero le regole della democrazia, considerando anche il fatto di essere stato insediato a Palazzo Chigi a seguito di una manovra di palazzo e non certo per volontà popolare, non dovrebbe attendere un minuto di più per rassegnare le dimissioni nella mani del Presidente della Repubblica. In secondo luogo, poiché i singoli rappresentanti del governo non rappresentano alcuna forza politica, ma solo gruppi di interesse o loro lobby di riferimento, adesso anche l'azione di governo è implosa. Così ci tocca assistere al poco edificante spettacolo di ministri, da ultimo la Fornero versus Patroni Griffi sulla licenziabilità o meno degli impiegati statali, che litigano tra loro non contribuendo di certo a fare chiarezza sull'azione dell'esecutivo. Davvero singolare poi il fatto che il ministro per lo Sviluppo Economico Passera, forse accortosi che sta lì non per grazia ricevuta ma per favorire appunto lo sviluppo, vada in giro a presentare fantasiosi provvedimenti, ai quali forse non crede neppure lui, che dovrebbero fare miracoli sul fronte dell'occupazione. Intanto, però, non si fa nulla per sbloccare l'enorme massa di denaro che la Pubblica Amministrazione deve alle imprese che hanno eseguito dei lavori per suo conto e che non sono state pagate. In terzo luogo, i partiti della maggioranza non sanno più che pesci pigliare. Anche nel Pd finalmente si comincia a dar voce alla richiesta di elezioni anticipate ma la sensazione è che si tratti più di uno scaltro gioco delle parti che non di un vero e proprio cambio di strategia. Di certo, tanto Bersani quanto Alfano, sono da tempo impegnati in una vera e propria acrobazia politica: continuare a mantenete in vita Monti non perdendo però mai l'occasione per marcarne le distanze considerato che, qualora la situazione dovesse precipitare, le urne si avvicinerebbero inesorabilmente. In questo caso, allora, bisognerà rinnegare in fretta la paternità di un esecutivo tanto inviso all'opinione pubblica, quanto inconcludente sul piano dell'azione di governo. Insomma, siamo dinanzi a un continuo stop and go le cui deleterie conseguenze, sul piano economico e sociale, saranno totalmente a carico dei cittadini.