Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, luglio 14, 2011

MANOVRA DIFFICILE MA CREDIBILE

di Giacomo Stucchi


La richiesta di dimissioni del Governo da parte dei dirigenti dei partiti di opposizione, una volta approvata la manovra economica, appare come la classica minaccia con la pistola scarica. Bersani, in particolare, parla della necessità di una fase nuova “con nuovi protagonisti e non con chi ci ha portato fin qui”. Premesso che nessuno ha la palla di vetro per prevedere cosa accadrà nel medio e nel lungo periodo, il punto è che appare poco credibile chiedere le dimissioni di un Governo che di fatto sta mettendo in sicurezza i conti dello Stato. Se si guarda alla storia recente, ma anche a cosa accade in giro per il mondo nelle più forti economie e nelle democrazie più consolidate (penso agli Stati Uniti), non ci pare un risultato di poco conto. Sulla manovra varata dal Governo, e già approvata dal Senato, del resto sono stati espressi giudizi positivi anche dalle più importanti istituzioni politiche ed economiche internazionali. Al momento quindi il Governo ha il dovere di andare avanti tanto più in un momento di emergenza qual è quello attuale. La manovra peraltro, migliorata anche dalle modifiche apportare dalla Lega Nord, come quelle sulle pensioni o sul patto di stabilità interno degli enti locali, è una risposta difficile ma credibile all’esigenza di pareggio di bilancio che l’Europa chiede entro il 2014. La sfida che lanciamo all’opposizione quindi non è su quanto durerà l’attuale Governo in carica ma sulle cose che potrà ancora fare. Sui giornali di mezzo mondo sono state scritte parole di apprezzamento per la classe politica italiana che in pochi giorni, con l’intesa sui tempi dell’approvazione in Parlamento della manovra economica, sia pur nelle diversità delle posizioni, ha dimostrato di saper reagire nei momenti difficili. Quando cioè i titoli di Stato, e con essi il benessere e la qualità della vita di tutti i cittadini, sono stati messi sotto attacco dalla speculazione, provocando anche qualche vendita per crisi di panico. Quale migliore occasione quindi per fare quelle riforme strutturali che servono davvero al Paese e delle quali parliamo ormai da decenni? Sbaglia chi, dentro e fuori il Parlamento, non guardasse al di là dell’immediato facendo peraltro finta di niente dinanzi agli ormai innumerevoli inviti del presidente della Repubblica, ma anche del governatore uscente della Banca d’Italia Mario Draghi, che esortano ad andare avanti anche per fare le riforme strutturali che servono al Paese. La Lega Nord è pronta da sempre a compiere questo percorso. La manovra ora passa alla Camera e dopo si vedrà cosa c’è dietro l’angolo ma, comunque vada, è probabile servano nuove assunzioni di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per varare provvedimenti a favore del bene comune. Come ha ricordato il ministro del Tesoro Tremonti, nel suo intervento al Senato, si tratta del futuro delle nuove generazioni, a favore delle quali abbiamo il dovere di lasciare una società migliore.

1 Comments:

At 10:49 AM, Blogger Lo Scimmione said...

Avete fatto molte cose positive, ma non avete centrato quello che è il problema principale del Paese: la riduzione del peso dello Stato. Perchè non vi battete per abolire le Province ed accorpare i Comuni con pochi cittadini; e per abolire gli enti inutili. Agli artigiani e commercianti interessano poco le sedi dei Ministeri: interessa pagare meno tasse ed avere meno intralci burocratici. Prendete questa strada e avrete un avvenire, altrimenti faremo la stessa fine che farà Berlusconi. Personalmente, voterò - alle prossime elezioni - il partito che si impegnerà a "far dimagrire" lo Stato, e che incomincerà a farlo con opportune proposte di legge. Giuseppe Gilardoni - Genova

 

Posta un commento

<< Home