Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, luglio 12, 2011

E' L'ORA DELLA RESPONSABILITA'

di Giacomo Stucchi



Forse oggi a qualcuno sarà più chiaro perché nel 2008 il Governo Berlusconi varò la manovra triennale e forse oggi è ancor più chiaro perché da allora, sino alla presentazione della manovra della quale stiamo discutendo in questi giorni, si sia sempre continuato sulla strada del rigore economico. Una scelta che, certo, sul piano politico ed elettorale ha pesato in termini di consensi al governo, ma che adesso, alla luce di quanto sta accadendo ai nostri titoli di Stato, presi di mira dalla speculazione finanziaria, può essere più comprensibile a tutti. Il fatto è che quando si scherza col fuoco alla fine c’è il rischio di scottarsi. E’ quanto probabilmente avranno capito le forze politiche di opposizione che dopo mesi e mesi di ostruzionismo strumentale, e non solo sui provvedimenti di natura economica ma più in generale su qualsiasi cosa dicesse o facesse il Governo, adesso si sono dichiarate disponibili ad un’approvazione al Senato della manovra economica entro giovedì. Un atteggiamento positivo del quale prendiamo atto, nella speranza che subito dopo l’approvazione della manovra non si ritorni sulla strada seguita nel recente passato quando, in un momento economico e finanziario oggettivamente difficile a livello planetario, Bersani e Di Pietro anziché fare quadrato hanno preferito continuare a spararle grosse contro il premier e i suoi ministri. Corroborati in questa loro azione scriteriata, da un tritacarne mediatico giudiziario che ha fatto di tutto negli ultimi mesi per abbattere il presidente del Consiglio dopo avere cercato di screditarlo a livello mondiale. La nostra non è una difesa d’ufficio del premier, il quale peraltro di avvocati ne ha già anche troppi, ma l’analisi della situazione con gli occhi di chi ha visto in Parlamento gli innumerevoli tentativi, tutti miseramente falliti, di imboscate per far cadere il Governo. Un’azione di sabotaggio, condotta da vecchi e nuovi oppositori (che adesso peraltro cominciamo a pentirsi), alla quale solo un Governo forte e coeso, con l’appoggio serio e responsabile della Lega Nord, ha potuto resistere. Durante gli incontri con la nostra gente, qualche volta capita di sentire militanti che invocano all’abbandono della coalizione di Governo. So, per essere prima che deputato un leghista militante, che l’istinto suggerirebbe di adottare subito questa decisione. Perché l’autonomia dai vincoli di coalizione ci metterebbe nelle condizioni di rivendicare in ogni momento la nostra identità e di batterci per le nostre idee e programmi. Ma poi? Se vogliamo davvero portare a termine le riforme che possono dare libertà e autonomia alla Padania allora dobbiamo assumerci anche delle responsabilità. Questo Governo, che la sinistra, i poteri forti, e certi settori militanti della magistratura, stanno cercando di far cadere in tutti i modi, ha sempre mantenuto i patti con la Lega Nord e non ha mai fatto mancare i voti in Parlamento per l’approvazione del federalismo fiscale. Inoltre, come ha giustamente ricordato Bossi, se non ci fosse il Governo Berlusconi, e soprattutto se non ci fosse la Lega Nord, che ha sempre garantito stabilità e serietà nell’esecutivo, noi oggi staremmo messi come la Grecia.