Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, luglio 13, 2010

FEDERALISMO, LA CHIAVE DI VOLTA PER USCIRE DALLA CRISI

di Giacomo Stucchi

C’è una tendenza, da parte di alcuni esponenti politici, ma anche di certa informazione, ad occuparsi più del divenire che del presente. Mentre si impiegano tempo e risorse, cercando di immaginare scenari politici che hanno il solo limite della fantasia, si finisce col perdere di vista l’attualità, ovvero il fatto che la grande riforma del federalismo fiscale sta per diventare operativa nel nostro Paese, e servirà a cambiarlo in meglio, dal momento che si tratta dell’unica proposta politica credibile e concreta sul tappeto. Al contrario, invece, delle cosiddette “larghe intese”, che alcuni organi di informazione vorrebbero fare assurgere come primo argomento all’ordine del giorno dell’agenda politica e che, invece, a noi sembrano un tentativo, neppure tanto velato, per sfuggire alla priorità assoluta: assumersi le proprie responsabilità dinanzi ai cittadini, sia da parte della maggioranza che deve portare a termine il programma elettorale a suo tempo presentato agli elettori, sia da parte dell’opposizione che deve essere, se ci riesce, alternativa e propositiva. Il popolo, già nel 2008 e poi ancora poco più di tre mesi fa, ha chiaramente manifestato la propria volontà, condividendo, in primo luogo, il piano di riforme varato dal centro destra. Per la Lega Nord la priorità assoluta consiste nell'approvazione, prima della pausa estiva, dei decreti legislativi attuativi del federalismo fiscale, ovvero la chiave di volta per venire fuori da una situazione di crisi, economica e sociale, che altrimenti potrebbe degenerare con chissà quali risvolti. Una crisi, quella in atto, che ha radici profonde, con un debito pubblico ereditato dai precedenti governi, che non può essere più sopportato dai contribuenti e che quindi deve essere controllato riducendo la spesa; ma anche con la crisi del welfare europeo che, così come è stato strutturato in Paesi come l’Italia e la Francia, con una forte presenza dello Stato nel sistema socio assistenziale, non può più funzionare. Se si condivide questa analisi, tanto nella parte che riguarda la diagnosi (cioè la crisi del sistema che così non può andare avanti), quanto in quella che concerne la cura (dare subito, attraverso il federalismo fiscale, un po’ di risorse alle Regioni in modo tale da renderle più libere dal centralismo), allora anche le forze politiche di opposizione presenti in Parlamento possono dare il loro contributo per accelerare il processo riformatore. Siamo a un passo dal traguardo del grande cambiamento e tutta la classe dirigente del Carroccio ne avverte la responsabilità, il peso, e l'onore, per esserne stati in gran parte gli artefici.