Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, luglio 06, 2010

FEDERALISMO, CON IL RENDICONTO DI FINE MANDATO ADDIO SCARICABARILE

di Giacomo Stucchi

Mentre tra le forze politiche c’è chi non perde occasione per alimentare sterili polemiche che non servono a nessuno, con l’aggravante di farlo in tempi che invece richiederebbero assunzione di responsabilità e determinazione totale nell’affrontare e risolvere le questioni sul tappeto, la Lega Nord preferisce invece di gran lunga occuparsi di cose concrete. Il Carroccio, infatti, continua a far politica nel modo che ha sempre fatto: coi gazebo nelle piazze e nelle strade, per ascoltare costantemente il parere dei cittadini; in Parlamento e al Governo, per portare avanti i provvedimenti che servono al Paese. Le settimane che precedono la pausa dei lavori parlamentari, vedono in particolare la Lega Nord concentrata sul fronte dei decreti attuativi sul federalismo fiscale, su cui il governo sta lavorando e che dovrebbero vedere la luce entro le prossime settimane. Si tratta di strumenti legislativi attraverso i quali si potrà davvero migliorare il sistema politico e amministrativo. Un'esigenza che per gli uomini e le donne del Carroccio, abituati a fare politica sul territorio, amministrando moltissimi enti e assumendosi quindi la responsabilità di una miriade di scelte, che alla fine incidono sulla qualità della vita della gente, è particolarmente avvertita. Anche perché il malvezzo di certi amministratori irresponsabili, che rappresentano altri partiti, è sempre stato invece quello dello scaricabarile. L’avvicendamento di un’amministrazione è infatti per qualcuno l’occasione per scaricare ad altri la responsabilità, per esempio, del disseto dei conti pubblici. Con il federalismo fiscale, tutto questo non sarà più possibile. Tra le misure da adottare in uno dei decreti attuativi della riforma, c’è infatti quella che istituisce “il bollino di qualità” per le Regioni, che consentirà meno spese fuori controllo. Le Regioni saranno obbligate ad avere un bilancio con il “bollino di qualità” sei mesi prima delle elezioni per il rinnovo di consiglio e giunta. Si tratta di una misura dal duplice vantaggio: sul piano tecnico e finanziario, in quanto metterà le Regioni nelle condizioni di avere certificati i propri conti; ma anche su quello politico e amministrativo, perché sarà un modo, per le amministrazioni che si presenteranno al giudizio degli elettori, per garantire la piena assunzione di responsabilità sull'operato, soprattutto per quanto riguarda le spese sulla sanità. Insomma, una sorta di “inventario di fine mandato”, ovvero una dichiarazione certificata, da parte di organi di controllo interno. Inoltre, è previsto che la valutazione sui risultati prodotti dal governatore debba poi essere approvata dal Consiglio regionale uscente sei mesi prima delle elezioni. L’evidente finalità è quella di informare gli elettori sulle reali condizioni della spesa sanitaria nella loro regione ma anche di impedire ai furbi, che hanno amministrato male, di scansare le proprie responsabilità.