Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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mercoledì, giugno 16, 2010

LE NUOVE SFIDE DEL GOVERNO

di Giacomo Stucchi


Nessuno ha mai pensato che il Governo in carica avesse davanti a sé scelte facili o un percorso in discesa. Quando due anni fa è cominciata la legislatura, i problemi già sul tappeto erano numerosi e complessi, ma l’esecutivo, con l’apporto determinante della Lega Nord, è venuto a capo di alcuni di essi. Tutti infatti riconoscono che, nella lotta alla criminalità e quindi nel determinare una maggiore sicurezza sociale, il Governo ha ottenuto dei risultati senza precedenti. Poi è venuta la congiuntura sfavorevole, dura e lunga, che ha profondamente inciso sulle economie di tutto il mondo. In Europa, è stato il nostro Paese che ha meglio reagito rispetto agli altri, grazie alla messa in sicurezza dei conti pubblici, già con la prima finanziaria del Governo Berlusconi, grazie all’esistenza di un tessuto economico fatto di piccole e medie imprese, in grado tra l’altro di adattarsi molto velocemente ai cambiamenti del mercato, ma anche grazie ad un sistema bancario che, almeno sino ad oggi, è sembrato essere meno invischiato di altri nella palude dei titoli tossici. Il problema fondamentale del nostro sistema rimane però quello di dover fare i conti con un enorme debito pubblico, frutto delle dissennate scelte del passato. Per evitare di ricadere negli errori del passato diventa quindi obbligatorio procedere sulla strada delle riforme strutturali, prima fra tutte quella del federalismo fiscale, per avviare una nuova fase nell'amministrazione della cosa pubblica. Gestire la contemporaneità delle due necessità, rigore economico e riforme strutturali, e riuscire a superarle entrambe con successo, sono le sfide che ha dinanzi il Governo e le forze politiche che lo sostengono. La Lega Nord ha sempre confidato nelle capacità del ministro Tremonti, nel saper trovare le soluzioni ai problemi che le vecchie e le nuove emergenze hanno creato all'esecutivo. Le decisioni prese, e i fatti che ne sono conseguiti, hanno confermato la bontà delle scelte adottate dal Governo, peraltro, sempre osservate con attenzione anche negli altri Paesi europei. La manovra economica varata è non solo necessaria, ma anche l’unica strada possibile per affrontare l’immediato futuro con relativa tranquillità. In discussione quindi non sono i saldi impostati da Tremonti, ma i termini e le misure da adottare per raggiungerli. Il dibattito è aperto: basti pensare ai tagli previsti per gli enti locali. Ve ne sono molti di essi, soprattutto al nord, che hanno amministrato con oculatezza i loro bilanci e le loro risorse e, quindi, oggi non possono pagare per le scelte sbagliate degli altri. Trovare un giusto equilibro, tra le esigenze di bilancio e quelle di una corretta gestione delle amministrazioni locali, che non devono essere messe nelle condizioni di tagliare, o ridimensionare, i servizi a beneficio dei cittadini, è la sfida che il Parlamento e la maggioranza hanno di fronte.