Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, marzo 02, 2010

IL CARROCCIO BALUARDO DI SERIETA', LA SINISTRA NON AVRA' ALCUN VANTAGGIO

di Giacomo Stucchi

Giusto qualche giorno fa, in un nostro intervento su La Padania, ci eravamo soffermati sulle caratteristiche che contraddistinguono il modo di fare politica della Lega Nord, asserendo che passione, ma anche competenza e spirito di sacrificio, sono le nostre qualità che fanno la differenza. Le vicende delle ultime ore che riguardano il destino delle liste per le Regionali, del Pdl nel Lazio (la cui esclusione appare a dir poco grottesca) e di Formigoni in Lombardia (a favore della quale la Lega Nord ha dato il suo validissimo contributo), confermano che in politica non c’è spazio per l’improvvisazione o, peggio, per alchimie di nessun tipo. Non conoscendo i dettagli che, secondo i giudici competenti, stanno alla base dei problemi avuti dalle suddette liste nella fase di presentazione e non vogliamo gettare la croce addosso a nessuno, ma ci limitiamo ad osservare che se fossero fondate le analisi lette su alcuni giornali (come per esempio quella del direttore di Libero, Maurizo Belpietro, per il quale “era inevitabile che a forza di prendersi a schiaffi i cofondatori del Pdl si facessero male”) allora è possibile che qualcuno non abbia davvero digerito la fusione fatta a suo tempo tra An e Forza Italia. Quello attuale, però, non è il momento né delle polemiche né delle risse a buon mercato, e auspichiamo perciò che una volta chiarito tutto ciò che c’è da chiarire, almeno sul piano tecnico e burocratico, si possa una volta per tutte parlare dei problemi della gente. Nelle strade e nelle piazze dei Comuni il Carroccio è sempre presente con i suoi banchetti, vuoi per raccogliere le firme per le liste, vuoi per una petizione popolare, o piuttosto semplicemente per parlare con i rappresentanti istituzionali. Bisogna infatti assolutamente vincere, in primo luogo, in quelle Regioni dove già il centrodestra ha dimostrato di governare bene, penso alla Lombardia ma anche al Veneto; poi bisogna strappare alla sinistra le altre, come il Piemonte dove, nelle mani della uscente Mercedes Bresso, l’economia e l’efficienza dei servizi hanno fatto enormi passi indietro. Proprio per aver parlato, anche in questi giorni, coi cittadini posso dire con cognizione di causa che sono esasperati dalle tante, forse troppe, polemiche che avvelenano il clima politico. Purtroppo viviamo in un Paese dove pare non ci sia davvero nulla che non vada a finire in tribunale. Tutto questo non è colpa della maggior parte dei giudici, che fanno il loro lavoro, ma è un fatto che alla vigilia del voto regionale non passa giorno senza che un nuovo scandalo o una nuova polemica politica-elettorale, vengano fuori, impedendo di parlare delle cose che interessano alla gente. La Lega Nord, come sempre, è pronta a farlo perché conosce a menadito i problemi dei territori che amministra. Anche per questo siamo determinati a vincere le elezioni nel maggior numero di regioni possibile. Per confermare il nostro buon governo, ove già lo conoscono e lo apprezzano da tempo, o per farlo debuttare finalmente là dove ancora non ha avuto la possibilità di operare. Non si tratta di presunzione politica ma di certezza di essere dalla parte del giusto, contro una sinistra che sa solo speculare sugli incidenti di percorso altrui e che spera, come un avvoltoio, di trarne qualche insperato vantaggio.