Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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martedì, giugno 16, 2009

LEGA: IN PARLAMENTO LA PIU' PROPOSITIVA

di Giacomo Stucchi

Nelle “pagelle” pubblicate su Repubblica, relative alla presenza dei deputati nei primi dodici mesi di vita delle Camere e redatte sulla base di un rapporto di un pool di tre associazioni, radicali e Idv risulterebbero essere i gruppi parlamentari più stakanovisti. Secondo gli autori del rapporto “l’indice di attività” (elaborato in base a una serie di parametri:quante volte ogni parlamentare è stato primo firmatario o cofirmatario di un atto legislativo o ispettivo, quante volte è intervenuto in aula o in commissione) dovrebbe essere indicativo della quantità e della qualità del lavoro dei gruppi. Si scoprirebbe così che i deputati dell’Italia dei valori sono i più attivi fra tutti i gruppi presenti alla Camera, su una scala da 0 a 10. Seguiti dal gruppo della Lega e dal Pd. Stesso discorso varrebbe anche al Senato. Usiamo il condizionale non perché dubitiamo delle buone intenzioni dei ricercatori che hanno condotto il suddetto studio, anche perché in tal senso possiamo dire che la Lega Nord non ha mai temuto classifiche e statistiche sulla presenza e sul lavoro dei propri deputati, visto che sono sempre in aula a fare il loro dovere, ma perché riteniamo che nell’analisi sia stata fatta una omissione di non poco conto. La qualità del lavoro di un parlamentare, infatti, non può essere ricavata da una mera enunciazione di numeri (chi presenta più interrogazioni è il più bravo, tanto per capirci) ma dal merito delle proposte e dal loro buon fine. Cerchiamo di essere più chiari. Un Parlamento non è strutturato come una fabbrica, con le catene di montaggio, dove la capacità produttiva si misura con la quantità di pezzi prodotti in un’unità di tempo (per esempio, una,dieci o cento auto al mese), pertanto ha poco senso parlare di “produttività” del parlamentare riferito solo al tempo trascorso in aula o al numero di provvedimenti firmati. Facendo riferimento al merito degli interventi, e non solo alla presenza in aula, “scopriamo” per esempio che i deputati della Lega Nord sono di gran lunga i più efficienti e propositivi di tutto il Parlamento. Non parlano ore e ore solo per fare un opposizione, che il più delle volte risulta poi essere fine a se stessa, ma intervengono su fatti concreti, anche per essere sempre presenti sul territorio ove sono stati eletti e quindi a conoscenza dei problemi dei loro concittadini. Ecco dove sta la differenza. E’ molto facile fare ostruzionismo, intervenendo praticamente su tutto e votando sempre contro alle proposte della maggioranza, mentre è molto più difficile intervenire sul merito dei problemi, portare avanti proposte mirate e, cosa ancor più complicata, fare andare a buon fine i provvedimenti presentati. Al cittadino, infatti, importa sino a in certo punto quante interrogazioni presenta un deputato ma, semmai, quanti problemi risolve il suo rappresentante una volta eletto in Parlamento. Ecco perché una “classifica” che si rispetti, sulla qualità del lavoro dei parlamentari, non può prescindere dal merito delle cose che si dicono. Fare riferimento solo ai numeri sarebbe infatti troppo comodo ma anche un po’ inutile.