Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

lunedì, giugno 08, 2009

I POPOLI HANNO DECISO: NO ALLE IDEOLOGIE, SÌ AL PRAGMATISMO


di Giacomo Stucchi

Una prima analisi del voto per le elezioni europee deve tener conto di due diversi livelli di discussione: uno europeo e l’altro nazionale. Al primo livello non c’è dubbio che il dato sostanziale è l’astensionismo che ha prevalso in tutto il Vecchio Continente. In tal senso, usando un eufemismo, potremmo dire che il nostro Paese (dove si è registrata la più alta percentuale di votanti d’Europa) è il più europeista, ma in realtà le cose non stanno proprio così. Il punto è che l’Europa politica, intesa come organo sovranazionale che coordina e sovrintende a livello generale, non solo non entusiasma ma non è neppure voluta dai popoli. Farebbero bene quindi tutti i capi di stato e di governo a riflettere su un dato: i cittadini non vogliono un super stato che neutralizzi le specificità locali e mortifichi i parlamenti nazionali. Anzi, con la loro astensione, gli elettori hanno detto esattamente il contrario, e cioè che sono stufi dei regolamenti comunitari e dei mille lacci e laccioli dei burocrati di Bruxelles. Sul piano poi squisitamente politico, le elezioni del 2009 saranno ricordate per il definitivo crollo dei partiti a forte identità ideologica, di sinistra-socialista in particolare. Ancora una volta, quindi, possiamo dire di averci visto giusto. Ma è naturalmente sul piano nazionale che il Carroccio raccoglie le maggiori soddisfazioni. A tal proposito sottoscriviamo in pieno le parole del nostro Segretario federale, Umberto Bossi, che ha sottolineato come l’indiscutibile e riconosciuta straripante vittoria della Lega Nord non altera gli equilibri di governo, ma anzi ci stimola ad andare avanti sulla strada sino ad oggi seguita. Più volte nei giorni scorsi abbiamo raccontato sulle colonne de La Padania le impressioni e le sensazioni, assolutamente positive per il nostro Movimento, raccolte a contatto con la gente, e non solo nelle settimane di campagna elettorale che hanno preceduto il voto. Adesso, che si moltiplicano le analisi e i commenti di opinionisti e osservatori sulle ragioni del successo della Lega Nord, credo basti una parola a riassumerle: affidabilità. Dopo le disillusioni per i grandi partiti, che si ispiravano alle grandi ideologie del Novecento, pragmatismo ed efficienza divengono il nuovo credo politico di milioni di uomini e donne. In tal senso i rappresentanti in Parlamento del Carroccio hanno saputo dimostrare che anche un solo voto in loro favore è ben riposto e mai fine a se stesso. Si spiega così, a nostro modo di vedere, il grande balzo in avanti del nostro Movimento che non è più solo del Nord ma, a voler rimanere coi piedi per terra, del Centro-Nord. Già, perché i voti dell'Emilia e della Toscana, ma anche quelli del Lazio e delle circoscrizioni meridionale e insulare, dove il Carroccio ha potuto fare riferimento solo su uno sparuto ma determinato numero di militanti, fanno riflettere. Fanno pensare al fatto che le nostre battaglie sulla sicurezza, sulla difesa dei prodotti tipici, sulle agevolazioni al credito per le piccole e medie imprese, che più delle altre soffrono la crisi, non hanno confini di nessun tipo. E’ quindi una Lega Nord fortemente responsabilizzata, quella che esce dalle urne di queste elezioni europee, e ancor più determinata ad incidere sull’azione di governo.