Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, maggio 28, 2008

Non c'è razzismo, ma la misura è colma

di Giacomo Stucchi

Gli episodi di Ponticelli, a Napoli, con i campi rom bruciati, e quelli di Roma, del Pigneto e della Sapienza, sono fatti di cronaca delinquenziali, da condannare senza nessuna possibilità di appello, che non c’entrano nulla con l’azione del Governo. Non è possibile però, come vorrebbe fare l’opposizione, attribuire ai suddetti episodi una connotazione politica. Se così fosse, infatti, dovremmo dedurre che quartieri di Napoli e di Roma, ove si sono verificati i suddetti atti criminali, tradizionalmente popolari e pacifici, dove fino a poco tempo si è votato in massa a favore del centrosinistra, siano di colpo diventati razzisti. In realtà, lo ripetiamo, quelli di questi giorni sono fatti da perseguire, ma che in alcun modo possono essere imputati ad un presunto clima di intolleranza o, peggio, di razzismo nelle nostre città. Dove però, nessuno lo può negare, c’è semmai molta apprensione tra i cittadini per i furti negli appartamenti, i rapimenti dei bambini, le rapine agli anziani. Collegare, come tenta di fare la sinistra, alla politica dell’esecutivo, che mira a porre i cittadini in una condizione di maggiore sicurezza, come del resto gli stessi elettori hanno chiaramente chiesto con il loro voto dello scorso aprile, una presunta intolleranza contro gli immigrati è da irresponsabili. Anche perché quello dell’immigrazione è un fenomeno che, soprattutto per responsabilità dei governi di centrosinistra, è diventato incontrollabile; oggi, cioè, piangiamo le conseguenze di negligenze passate, e solo Dio sa cosa sarebbe potuto ancora accadere se Prodi e i suoi ministri fossero rimasti a Palazzo Chigi. Per fortuna, però, non è più così e, quindi, il Governo ha il diritto-dovere di rispettare gli impegni presi coi cittadini, anche in materia di sicurezza; cominciando, per esempio, a far applicare davvero la Bossi-Fini, che si fonda sul principio in base al quale chi non ha un lavoro non può risiedere nelle nostre città per il semplice motivo che senza un reddito è costretto a delinquere. Sarà il Parlamento, poi, a decidere nel più breve tempo possibile se l’immigrazione clandestina è un reato o meno. Per quanto ci riguarda è così, e non potrebbe essere altrimenti, come del resto accade in altri paesi europei senza che questo susciti reazioni da parte di alcuno. Il punto è che se l’immigrazione clandestina viene considerata un reato in altri stati membri dell’Ue, tutto va bene e nessuno si sogna di contestarlo; se invece lo facciamo noi, scatta il solito buonismo di facciata della sinistra, che è poi un pretesto per dare addosso al governo Berlusconi e mettere i bastoni tra le ruote alla Federazione della Libertà. Dall’opposizione, sia chiaro, non ci aspettiamo nessuno sconto, né in Parlamento né altrove, ma ciò non vuol dire che gli sia consentito instillare sentimenti negativi, come quelle presunti di razzismo, che invece non esistono e non fanno parte della nostra cultura.