LE PAROLE NON BASTANO PIU'
di Giacomo Stucchi
E’ davvero singolare che il premier, che si dice
attento alle esigenze della gente, passi in realtà gran parte del suo tempo in
vertici e incontri per discutere di riforma del sistema elettorale. Un tema sul
quale i cittadini non si appassionano per niente, avendo di certo ben altri
problemi in cima ai loro pensieri. A cominciare dalle morti e dalle distruzioni
provocate dal maltempo, che ha fatto letteralmente cedere il terreno sotto le
case, le aziende, le attività commerciali. Dinanzi a questi disastri, ormai
sempre più frequenti, non ci si può limitare a manifestare solidarietà agli
alluvionati solo a parole ma bisogna dimostrare coi fatti di non volerli abbandonare
al loro destino. Anche perché si tratta di una situazione drammatica che si
somma a quella già esistente di centinaia di aziende che, a causa della crisi,
continuano a chiudere lasciando a casa migliaia di lavoratori. Le cose poi non
vanno di certo meglio sul fronte della sicurezza dove, come prevedibile, la
coabitazione tra gli immigrati nelle strutture di accoglienza e la gente per
bene, che paga le tasse e vorrebbe solo vivere tranquilla, diventa sempre più
insostenibile. Il lassismo del governo ha infatti trasformato interi quartieri
di grandi città, ma anche tranquille comunità dei centri più piccoli, in
terreno di conquista per migliaia di immigrati che ogni giorno campano di
espedienti, mettendo a repentaglio la sicurezza delle famiglie. Che potrebbe
peraltro aggravarsi ancora di più se fossero confermate le voci di ulteriori
tagli nel comparto sicurezza, con la chiusura di altri presidi di legalità come
i commissariati di polizia o le stazioni dei carabinieri. Dinanzi a tutto
questo non si capisce come possa il presidente del Consiglio avere come primo
pensiero quello della legge elettorale! La verità è che dopo quasi nove mesi di
governo Renzi, con una legge di stabilità deludente e per niente in grado di
tirare fuori il Paese dalle secche delle recessione, lavoratori autonomi,
famiglie, imprese, pensionati, disoccupati, possono solo constatare di essere
stati dimenticati da un esecutivo bravo solo a parole.
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