CON RENZI L'ARIA FRITTA DIVENTA LEGGE
di Giacomo
Stucchi
Il governo
Renzi, ormai si è capito, è più interessato a dare l’impressione di fare che non
a risolvere i molti problemi sul tappeto. Per questo il suo impeto riformista
non deve essere scambiato per efficientismo. Una cosa è fare le riforme per
cercare di cambiare davvero in meglio il Paese, un’altra è invece approvare dei
provvedimenti che hanno solo lo scopo di accattivarsi il favore dell’opinione
pubblica. E’ esattamente ciò che è successo con l’approvazione della nuova
legge elettorale (per il momento varata solo per la Camera dei Deputati) ma
anche con la riforma (mascherata da abolizione) delle Province. Il via libera
della Camera al suddetto disegno di legge, approvato in prima lettura e
modificato dal Senato, non è un passo avanti ma l’ennesimo diktat imposto dal
premier ad una maggioranza parlamentare che lo sostiene solo per paura di
andare a casa. Basti pensare all’istituzione delle città metropolitane, in un
territorio che al contrario vanta da sempre piccole e medie realtà cittadine,
per capire la qualità della capacità legislativa di questo governo. Come se non
bastassero le dichiarazioni a sorpresa degli ultimi giorni, l’esecutivo ha
anche annunciato a mezzo stampa che entro il prossimo 25 maggio sarà approvato
in prima lettura il ddl costituzionale che modifica le funzioni e la
composizione del Senato. Ma come si fa ad indicare un termine, quando l’iter
legislativo in Parlamento deve ancora entrare nel vivo? La verità è che con
Renzi a Palazzo Chigi l’aria fritta ha acquisito una valenza propagandistica.
Ogni giorno si annuncia un provvedimento nuovo, ma la sua efficacia, soprattutto
sul piano della riduzione dei costi per le casse dello Stato, è poi tutta da
dimostrare. Nel frattempo, però, si è data l’impressione di aver operato per
cambiare le cose; questo modo di procedere può forse nell’immediato dare
qualche vantaggio al premier, in termini di consensi e di popolarità, ma nel
lungo periodo il risultato positivo non è certo scontato.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home