Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, maggio 02, 2013

LETTA NON SI FACCIA INTIMORIRE DALL'OCSE


di Giacomo Stucchi

E’difficile immaginare che un tema decisivo quale quello della riduzione della pressione fiscale, anche attraverso la riduzione o rimodulazione dell’Imu, non sia stato chiarito per bene dalle forze politiche che hanno contribuito a far nascere il governo Letta. In primo luogo perché appare surreale che dopo due mesi di stallo Pd e Pdl non abbiano messo nero su bianco le cose da fare, ma poi perché su questo punto in particolare il partito del Cavaliere ha impostato una campagna elettorale e sembra vano quindi l’invito di Monti a non farne una questione dirimente. Però, guardando ai primi passi della maggioranza sembra di assistere a un dialogo tra sordi e solo i prossimi giorni diranno se il neo premier riuscirà a trovare un giusto compromesso tra le parti. Nelle more che ciò accada occorre però che il governo Letta  non si faccia intimorire dai moniti  dell’Ocse che, nell’ultimo rapporto sull’economia di casa nostra,  ritiene al momento impossibile “ridurre in modo significativo il livello complessivo dell’imposizione” e indica come priorità “la riduzione ampia e prolungata del debito pubblico”.  Il governo ha sempre dei  margini di azione per attuare la politica economia che ritiene più opportuna e poi non sfugge a nessuno come il presidente del Consiglio non potrebbe mai tornare indietro rispetto a tutti gli impegni presi nel suo discorso omnicomprensivo fatto alle Camere. Certo, la confusione di questi primi giorni di vita dell’esecutivo non aiuta né l’economia né il sistema istituzionale  a venire fuori dalle secche nelle quali ci troviamo,  e di certo i partiti che compongono l'esecutivo rimangono pur sempre molto diversi tra loro ma per forza di cose sono però costretti a percorrere una strada comune. Tuttavia il premier non deve darla vinta alla dittatura delle organizzazioni internazionali e alle istituzioni sovranazionali che non vogliono lasciare liberi i Paesi di decidere sul loro destino. Sarebbe meglio perciò concentrarsi subito sulle cose che hanno la maggiore priorità e condivisione possibile, all'interno dei nostri confini. Penso, in primis, alla Macroregione per quanto riguarda il Nord, alla piena attuazione del federalismo fiscale, ad una politica di crescita, agli aiuti economici  a famiglie e  imprese ma anche alle riforme istituzionali, sulle quali la Lega Nord ha molto da dire.