Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, giugno 19, 2012

COME SCONGIURARE CHE TUTTO AFFONDI

di Giacomo Stucchi

Esiste il concreto rischio che la riforma del lavoro in discussione in Parlamento diventi solo una merce di scambio, una vittima sacrificale da offrire sull'altare delle pressanti richieste di rigore economico della Germania, ma anche di una maggiore considerazione da parte dei mercati. Non è però sacrificando alcuni dei diritti acquisiti dai lavoratori, o comprimendone altri, o ingessando il lavoro autonomo, che si faranno gli interessi di chi già ha un lavoro, e ovviamente vorrebbe tenerselo, o di chi invece il lavoro lo sta ancora cercando. La sensazione è che così come la riforma delle pensioni non è servita a calmierare né lo spread, né gli alti tassi di interesse che dobbiamo riconoscere agli investitori se vogliamo che gli stessi comprino i nostri Btp, allo stesso modo una riforma del lavoro, varata in tutta fretta e senza le opportune verifiche e accorgimenti, non placherà le speculazioni degli investitori finanziari, ma porterà solo problemi al nostro Paese. In realtà, ad essere riformato, dovrebbe essere il sistema di governance dell'Ue, se si vuole scongiurare il suo totale fallimento. Monti avrebbe dovuto impiegare tutte le sue energie nel tentativo di convincere la Merkel ad un allentamento delle politiche di rigore economico imposte agli Stati dell'Ue, e avrebbe fatto meglio a lasciare stare certe riforme interne, visto che sino ad oggi non ne ha azzeccata una. Dal numero degli esodati (un incredibile buco nero sulla definizione del quale, comunque vada, il governo ha ormai irrimediabilmente perso del tutto la faccia) all'Imu (un pasticcio tributario e legislativo che non ha precedenti e che comporta più problemi che vantaggi all'Amministrazione pubblica e al cittadino), i provvedimenti adottati dal governo dei tecnici hanno infatti provocato solo disagi sociali e recessione economica. Ecco perché la cosa migliore che a questo punto potrebbe accadere, se non le dimissioni del governo in carica, sarebbe che il Pdl mettesse fine a questa disastrosa esperienza del governo Monti per evitare che, dopo Imu e pensioni, sulla riforma del lavoro si combinino altri pasticci dai quali poi diventerà difficilissimo venirne fuori. Altro che miracolo fatto da Monti sulla credibilità del Paese, della quale parla il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, qui bisogna evitare che tutto affondi. E non certo per colpa dell'attuale legge elettorale che, sempre secondo il ministro Passera, avrebbe creato "coalizioni repellenti": un'affermazione grave che costituisce un insulto vero e proprio al voto che i cittadini hanno liberamente espresso in elezioni democratiche. Passera dimentica che, pur con tutti i suoi difetti, la legge elettorale in vigore ha permesso di esprimere dei governi democratici; al contrario di quello del quale lui stesso fa parte, insediatosi solo grazie ad una manovra di Palazzo. Piuttosto il ministro Passera, anziché avventurarsi in campi per lui inesplorati, spieghi ai cittadini come intende favorire la crescita e lo sviluppo dell'economia, visto che sino ad oggi le uniche cose che il suo governo ha saputo "sviluppare" sono state le tasse.