Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, marzo 15, 2012

QUANDO LA DEMOCRAZIA E' SOLO UN IMPICCIO


di Giacomo Stucchi

E' davvero incredibile come nella settimana politica che sta per concludersi siano passate quasi sotto tono alcune notizie che invece in condizioni 'normali', ovvero senza gran parte della stampa impegnata a spargere solo miele su tutto quanto facciano o dicano i ministri del governo Monti, avrebbero di certo avuto ben altra attenzione. Ci riferiamo, in primo luogo, all'audizione alla Commissione Bilancio della Camera dei deputati del presidente della Corte dei Conti, Luigi Gianpaolino, che ha sottolinearlo come nel nostro Paese "la distribuzione del carico tributario, diversamente da quanto si registra nel resto dell'Europa, attualmente penalizza il lavoro e le imprese, su cui grava un carico tributario superiore di circa 50 miliardi alla media europea". Ma c'è di più. Secondo Gianpaolino, infatti, il peso delle imposte sui "cittadini fedeli" punta a superare il 45%, "un livello che ha pochi confronti nel mondo". In realtà però va ancora peggio. Infatti, secondo i calcoli effettuati dalla Cgia di Mestre sulla pressione reale del fisco, pubblicati su Libero, le imprese del nostro Paese, considerando tutti i vari balzelli, subiranno una pressione fiscale che arriva al 68,5% degli utili a fronte di una media europea del 43,4% e mondiale del 44,8%. Insomma se non siamo all'esproprio proletario dell'azienda ci manca davvero poco! Altra notizia, che avrebbe dovuto far saltare dalla sedia tutti coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia, e quella relativa alle dichiarazioni del Garante per la protezione dei dati personali Francesco Pizzetti che, nel corso di una sua relazione, ha tra l'altro sottolineato come "la richiesta sempre più massiccia da parte delle strutture pubbliche, che combattono la lotta all'evasione o le illiceità nei settori della previdenza e dell'assistenza sociale, di poter accedere ai dati personali dei cittadini" e la possibilità per queste strutture, stabilita per legge, "di ricevere alcune informazioni indipendentemente da ogni indagine, sia pure solo preliminare, nei confronti degli interessati" sono "strappi forti allo Stato di diritto e al concetto di cittadino che ne è alla radice". Senza nessuna possibilità di equivoco è poi la conclusione di Pizzetti, che aggiunge: "E' una fase di emergenza dalla quale si deve uscire al più presto se così non fosse lo spread fra democrazia italiana e occidentali crescerebbe". Insomma non è la Lega Nord a far propaganda, né i suoi parlamentari impegnati alla Camera e al Senato a far ostruzionismo su provvedimenti scellerati, ma sono le regole della democrazia a fare un grido di dolore per come il governo Monti, e la maggioranza Pd-Pdl-Terzo Polo che lo sostiene, stanno mettendo nell'angolo lo Stato di diritto, dimostrando che per loro la democrazia è solo un impiccio.