Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, gennaio 24, 2012

LA LEGA C'E'

di Giacomo Stucchi

La Lega Nord c'è, eccome se c'è! Lo hanno visto tutti domenica scorsa a Milano in Piazza Duomo, così come a Varese. Insomma, ovunque nel nord il Carroccio convochi assemblee il popolo padano accorre entusiasta riempiendo le sale e le piazze. Questo è il dato di fatto, che fa il paio del resto con un significativo sondaggio, lanciato da Mentana su La7, che ha analizzato i possibili risultati elettorali in caso di elezioni politiche a breve. La novità del sondaggio è rappresentata dal fatto di avere accorpato l'attuale maggioranza che appoggia il governo Monti, costituita da Pd, Pdl e Terzo Polo, in un unico ipotetico schieramento. Uno scenario che darebbe la Lega Nord al 14%, con un considerevole balzo in avanti in termini di voti e di percentuale, e che la dice lunga sulla bontà della nostra azione politica all'opposizione del governo di banchieri e di tecnici attualmente a Palazzo Chigi. Le liberalizzazioni che colpiscono solo alcune categorie e non anche le banche, le assicurazioni e i trasporti, tanto per arrivare subito al punto senza fare inutili giri di parole, sono una grandissima presa in giro. Sul fatto che poi possano determinare, come ha detto il presidente del Consiglio, addirittura un aumento del Pil fino al 10%, se non fosse che stiamo parlando di cose estremamente serie, ci faremmo una bella risata. Al momento, al di là dell'altalena dello spread, che comunque resta sempre ben al di sotto dei livelli pre-crisi, e che come risultato non giustifica gli enormi sacrifici chiesti ai cittadini, soprattutto sul fronte delle pensioni, l'azione del governo rimane sbagliata e deludente. Come si fa infatti a sostenere che qualche farmacia in più, così come un supposto aumento delle licenze dei taxi, o l'improbabile eventualità che il gestore di una pompa di benzina possa acquistare l'impianto della compagnia petrolifera, per affrancarsi dai vincoli di contratto con la stessa, insieme a davvero poche altre cose, possano determinare una rapida ripresa dell'economia? Ma questi professori a chi vogliono prendere in giro? A giudicare dal numero di categorie e di persone che sono già scese in piazza, o che lo faranno nei prossimi giorni, non c'è dubbio che a credere all'efficacia dei provvedimenti già approvati o annunciati dal governo siano davvero in pochi. Il fatto è che più passano le settimane e più ci si accorge che ad appoggiare il governo in carica rimangono soltanto Alfano, Bersani e Casini, che si ostinano a tenere in vita quel mostro tricefalo della politica italiana rappresentato dalla loro alleanza, unitamente ai ben noti poteri forti (sia di casa nostra che europei). Troppo poco, davvero troppo poco, per giustificare la permanenza di Monti e dei suoi ministri alla guida del Paese.