Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, aprile 07, 2011

QUANDO L'OBIETTIVO E' LA BAGARRE POLITICA

di Giacomo Stucchi

Il ministro dell’Interno Maroni, intervenendo in Parlamento sulle misure adottate in relazione all’eccezionale flusso di immigrazione verso l’isola di Lampedusa, ha riferito anche sui termini dell’accordo con la Tunisia e sulle iniziative che il Governo ha messo in campo per una sua buona riuscita. Ma è chiaro che se la controparte, ovvero il governo tunisino, non è affidabile i risultati non potranno arrivare facilmente. Inoltre dalle parole di Maroni è parso evidente che per affrontare i flussi migratori in atto, e quelli che si pensa potrebbero ancora arrivare, occorre che l’Europa faccia sino in fondo la sua parte attivando tutte le procedure di intervento. Si tratta, purtroppo, di pratiche lunghe e complicate ma pur sempre necessarie. Dinanzi a queste emergenze c’è chi sembra non preoccuparsi più di tanto e anzi continua nella sua opera di demolizione della funzione legislativa del Parlamento che vorrebbe vedere impantanato su questioni di lana caprina. Purtroppo c’è anche chi si rende artefice di atti sconsiderati, come nel caso del deputato dell’Idv Zazzera, autore di un ignobile gesto proprio mentre finiva il suo intervento a Montecitorio il ministro Maroni. Un gesto dal quale persino Di Pietro ha opportunamente preso le distanze ma che tuttavia la dice lunga su quale sia la strategia di una parte dell’opposizione, dentro e fuori il Parlamento, per mettere in difficoltà il Governo. Le immagini che sono passate in televisione con i giornalisti appostati con telecamere e microfoni dinanzi al tribunale di Milano, per carpire qualche indiscrezione sul processo Ruby, unitamente a quelle dei parlamentari dell’opposizione “impegnati” alla Camera in un ostruzionismo fatto con il solo obiettivo di far saltare la tabella di marcia dei lavori parlamentari, sono due facce della stessa medaglia. In entrambi i casi, infatti, si tratta di un “serrate i ranghi” della sinistra che vorrebbe impedire a Berlusconi di portare a termine la legislatura in corso. Spiace dover constatare come, in tutto questo, il Pd si lasci trascinare dagli estremisti seguaci di Di Pietro che in questa situazione hanno tutto da guadagnare. L’ex pm, infatti, esiste politicamente solo se si crea in clima di scontro dentro e fuori il Parlamento, altrimenti perderebbe la sua ragione di vita. Ecco perché tutte le volte che si creano le condizioni per un clima di collaborazione legislativa costruttiva, nell’esclusivo interesse dei cittadini che chiedono di andare avanti sulle riforme, intervengono le falangi dipietriste ad esacerbare gli animi e fomentare lo scontro. In realtà sia il dibattito sulla giustizia, sia le misure da adottare per far fronte all’emergenza sul fronte dell’immigrazione, di tutto hanno bisogno fuorché della solita bagarre politica creata ad arte da certa opposizione.