Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, novembre 09, 2010

GLI AVVOLTOI DELLA POLITICA

di Giacomo Stucchi

Tra le forze politiche ci sono quelle responsabili, che mirano a concretizzare, nell’interesse dei cittadini, quanto di buono è stato messo in cantiere dal Governo Berlusconi, e ci sono quelle che invece vorrebbero distruggere tutto. La Lega Nord, come del resto ha capito un elettorato in costante crescita, è impegnata da tempo sul primo fronte. A chi serve allora buttare per aria le importanti riforme strutturali, che caparbiamente il Carroccio ha perseguito e portato avanti negli ultimi due anni di legislatura, e che sono davvero a un passo dal diventare realtà? Nella risposta a questa domanda c’è forse la chiave di volta per capire il senso e le motivazioni dei fatti politici in atto. Qualcuno l’ha definita una partita a scacchi perché così avviene nel più tattico dei giochi da tavolo, con le mosse e le contromosse dell’uno e dell’altro giocatore. Ma l’impressione è che la caduta del governo convenga a certi avvoltoi della politica, che sono lì in attesa che tutto precipiti. La stabilità di governo, unitamente ad una produttiva stagione di efficaci riforme, costituiscono infatti un percorso lungo il quale certe forze politiche camaleontiche, come purtroppo ce ne sono ancora nel nostro Parlamento, con ampie sponde in settori della magistratura, dell’informazione, e dell’apparato pubblico, non possono che mettersi di traverso per impedire anche il minimo sostanziale cambiamento. Evidentemente c’è chi preferisce l'inefficienza della burocrazia, i rifiuti per le strade nelle regioni incapaci di mettere su un servizio che funzioni, i centri di immigrati stracolmi e le lungaggini legislative, che non un Paese che funzioni. Questa volta però i cittadini, soprattutto al Nord, non ne possono più dei giochetti e delle alchimie da Prima Repubblica. Questa volta, ne siamo certi, i margini di tolleranza e di pazienza dei cittadini per bene, di coloro cioè che non chiedono altro che di avere dalle istituzioni quei servizi e quelle tutele in cambio delle quali cedono alle casse pubbliche una parte rilevante del loro reddito, sono ridotti al lumicino. Il tempo delle belle parole e della propaganda, come quella che purtroppo continuiamo a sentire ogni giorno, soprattutto da esponenti dell’opposizione, è finito. Non basta fare la disamina delle cose che non vanno, ma occorre avere delle proposte concrete per risolvere i problemi sul tappeto. La proposta della Lega Nord, condivisa in pieno dal Pdl, è quella di una rapida approvazione dei decreti sul federalismo fiscale: se qualcuno ne ha un’altra la porti avanti, altrimenti si assuma la responsabilità di far precipitare il Paese in una crisi dagli sbocchi quanto mai incerti