Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, novembre 17, 2010

DIRITTO DI REPLICA PER MARONI

di Giacomo Stucchi

Il monologo di Saviano a “Vieni via con me”, che ha tra l’altro chiamato in causa a sproposito la Lega Nord, non può rimanere senza la replica che il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha chiesto. Lo scrittore infatti non può lanciare i suoi strali all’indirizzo del Carroccio, oltre tutto su un tema così importante qual è quello della lotta alla criminalità, e poi dichiararsi “stupito ed allarmato” per la legittima e sacrosanta reazione di Maroni. Il quale peraltro chiede soltanto che gli venga riconosciuta la possibilità di poter interloquire con lo stesso Saviano in televisione per un diritto di replica che, in un sistema democratico, deve essere riconosciuto in ogni circostanza. Ciò che si chiede è la possibilità di ribattere ad affermazioni, che noi giudichiamo ignominiose e offensive, ad “armi pari”, cioè dinanzi allo stesso pubblico di “Vieni via con me”. Del resto, dovrebbe essere interesse degli stessi dirigenti di Rai Tre dare voce al ministro Maroni e almeno per tre motivi. In primo luogo, dimostrerebbero che la trasmissione in onda sul quel canale il lunedì sera rispetta il diritto di replica per le persone chiamate in causa. In secondo luogo, avrebbero un contributo di chiarezza, e di informazione, sulle questioni sollevate da Saviano, a beneficio dei milioni di spettatori che la seguono. In terzo luogo, perché farebbero capire alla pubblica opinione di non avere scheletri nell’armadio. Troppo comodo infatti trincerarsi dietro all’argomentazione, smentita dai fatti, in base alla quale la trasmissione di Fazio e Saviano non si occupa di politica, perché così non è. “Vieni via con me” infatti si occupa molto di politica, solo che lo fa a senso unico, prendendo di mira il Governo e le forze politiche che lo sostengono. Tutti ricordiamo quando, qualche settimana fa, la sinistra alzò un gran polverone mediatico per difendere il diritto di Fazio e Saviano ad andare in onda. Oggi però nessuno dice una parola, o muove un dito, se a negare quel diritto agli altri sono gli stessi Fazio e Saviano! Il fatto è che quando si difende la propria libertà di parola, mentre agli altri si vuol mettere il bavaglio, non si è più credibili. Se Saviano è libero di ingiuriare e calunniare la Lega Nord, mistificando peraltro gli eccezionali risultati che il ministro dell’Interno Maroni ha raggiunto nella lotta alla criminalità, allora lo siamo anche noi di ritenere che, nella migliore delle ipotesi, lui stia giocando la parte del "burattino della sinistra”, la quale non avendo né idee né facce presentabili da mostrare al pubblico, utilizza uno scrittore di successo per fare quel “lavoro sporco” che da sola non avrebbe la capacità di compiere. Del resto, basta vedere i risultati delle primarie a sindaco di Milano, per capire come ormai il principale partito di opposizione sia arrivato davvero alla frutta.