Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, agosto 05, 2010

ANDIAMO AVANTI, MA LE ELEZIONI NON CI FANNO PAURA

di Giacomo Stucchi

In una democrazia normale, con un' opposizione che abbia davvero a cuore le sorti del Paese, e che disponga di un serio programma di governo con il quale affrontare i problemi sul tappeto, le elezioni dovrebbero essere un'ovvia richiesta per potersi presentare agli elettori, combattere la battaglia elettorale e cercare di vincerla. Invece no, il Pd non sa che fare, tergiversa e, anziché chiedere di andare alle urne ne prende spudoratamente le distanze, promuovendo e proponendo anzi un governo tecnico, istituzionale, o come lo si voglia chiamare, ma per far che? La nuova legge elettorale e “due o tre cose – sono parole di Bersani – che servono al Paese”. Ma insomma, siamo certi che la gente comune, anche se non segue la politica tutti i giorni, non è stupida ed è perfettamente in grado di distinguere la verità dal pretesto e di capire che la votazione di ieri alla Camera (frutto della mozione di sfiducia al sottosegretario Caliendo, presentata da Pd e Idv) puzza di bruciato lontano un miglio. Ne sono una prova concreta almeno due circostanze. La prima è che si è scelto di attaccare il governo sul fronte della legalità, ovvero proprio quello sul quale l’esecutivo in carica (grazie soprattutto all’azione determinante del ministro della Lega Maroni) continua ad ottenere ogni giorno risultati strabilianti, e non solo nella lotta alla criminalità organizzata (mafia, ndrangheta e camorra) ma anche all’abusivismo, all’immigrazione clandestina, e a tutta quella galassia variegata di illegalità diffusa che, purtroppo, ha caratterizzato per troppo tempo la nostra società. La seconda circostanza, eclatante e conclamata dopo la votazione alla Camera della mozione su Caliendo, è che in realtà nell’opposizione, tranne forse Di Pietro (impaziente di racimolare qualche voto in più, frutto della forsennata campagna giustizialista che l’Idv ha condotto negli ultimi due anni e mezzo), nessuno vuole davvero confrontarsi con l’elettorato. Le elezioni, come detto, non le vuole di certo il Pd, impelagato com’è nella lotta interna per la segreteria e in quella tra correnti; non le vogliono né Casini né Rutelli, le cui ambizioni invece sono quelle di resuscitare un nuovo partito di centro che possa mettere sul campo (delle aule parlamentari) i doroteismi della prima repubblica; e, probabilmente, non le vuole nemmeno il neo gruppo parlamentare di Futuro e Libertà, che in aula alla Camera ha debuttato dichiarando fedeltà al Governo ma astenendosi sulla mozione Caliendo. Forse le vacanze porteranno consiglio, o forse no, ma in ogni caso se c’è un partito che non teme il voto è quello della Lega Nord. Noi, però, abbiamo tutta l’intenzione di proseguire l’esperienza di governo, soprattutto per completare il programma di riforme che (con buona pace di chi vorrebbe fermare il cambiamento) anche ieri sono andate avanti con l’approvazione in Cdm del quarto decreto attuativo del federalismo fiscale, quello sul fisco comunale.

1 Comments:

At 2:00 AM, Blogger Unknown said...

Chiedo scusa visto che non ho trovato altro spazio in cui scrivere, ma ho un problema: vorrei seguire questo blog in quanto mi interessa, solo che non riesco a trovare l'apposito pulsante! è stato disattivato? grazie!

 

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