Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, maggio 07, 2009

LA SICUREZZA E' DI TUTTI

di Giacomo Stucchi

A un anno dall’inizio della legislatura, e dall’insediamento dell’attuale Governo, siamo certi che la coalizione di maggioranza non voglia e non debba affievolire lo slancio riformatore dei primi mesi che ha permesso, dai rifiuti di Napoli in poi, di porre rimedio ai disastri della sinistra. Se ci fermassimo o indugiassimo nella contemplazione dei risultati ottenuti, commetteremmo un errore che probabilmente l’opinione pubblica non ci perdonerebbe. Inoltre, eventuali ritardi nella tabella di marcia del programma di Governo non servirebbero a nessuna forza politica della maggioranza di centrodestra. Questa premessa vale per tutti i provvedimenti che sono all’ordine del giorno dell’agenda di Governo, ma a maggior ragione per il ddl sulla sicurezza, per il quale la prossima settimana si voterà la fiducia al Governo. L’incolumità dei cittadini, infatti, è un punto talmente importante che non può essere considerato né una bandiera della Lega Nord, né un provvedimento da utilizzare in campagna elettorale. Da Lampedusa a Milano il problema degli immigrati irregolari, che delinquono perché non hanno un reddito sul quale poter contare e che spesso sono facilmente reclutati dai racket criminali internazionali, è un fatto oggettivo e non un punto di vista del Carroccio. Ecco perché le posizioni della minoranza, da Di Pietrro a Franceschini, risultano essere incomprensibili a chiunque abbia un minimo di onestà intellettuale, ma anche di pragmatismo. Una prova di quanto affermiamo è data dalla circostanza, sulla quale nei giorni scorsi alcuni quotidiani si sono soffermati, di come siano gli stessi sindaci, a prescindere dal loro colore politico e dalla latitudine nella quale si trovano ad amministrare, a chiedere al Governo maggiore sicurezza. La battaglia parlamentare che la Lega Nord si è intestata non è quindi ad uso e consumo dei nostri elettori, né ha una ragione ideologica alla sua origine, ma vuole venire incontro solo alle esigenze di tutti i cittadini. Se il ministro degli Interni è riuscito a rimpatriare gli immigrati clandestini che, con la complicità di criminali senza scrupoli, stavano per sbarcare sulle nostre coste, ad avvantaggiarsene non è la Lega Nord né Maroni, ma è tutta la gente onesta. Per la prima volta, da quando il fenomeno degli sbarchi clandestini ha avuto inizio, un accordo internazionale, fortemente voluto dal Viminale, ha dato i suoi frutti. Perché non riconoscere che tutto questo è stato possibile soprattutto perché si è fatto capire ai nostri dirimpettai, che stanno dall’altre parte del Mediterraneo, che l’Italia non è terra di conquista per nessuno? Chi vuole venire a vivere nelle nostre città deve farlo rispettando le nostre leggi e nulla è dovuto al criminale che sbarca da un gommone! Le norme contenute nel ddl sulla sicurezza, lungi dall’essere razziste o xenofobe, sono in realtà indispensabili a sancire il suddetto principio. Certo, ci rendiamo conto che per chi ha aperto le porte di casa nostra a chiunque, infischiandosene delle conseguenze, i nostri discorsi possono sembrare da extraterrestri, ma noi siamo certi di venire incontro a ciò che la gente ci chiede. Tutto il resto va bene per le chiacchiere da bar.