Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, maggio 20, 2009

BERLUSCONI COLPEVOLE? E LA CAMPAGNA ELETTORALE SI INFIAMMA

di Giacomo Stucchi

L’Europa non ha mai affascinato più di tanto l’opinione pubblica e forse mai come in questo periodo Bruxelles è stata così lontana dal gradimento dei cittadini. Come non condividere? Se ci si sofferma sulle molte defaillance che l’Unione ha avuto negli ultimi tempi, sia dal punto di vista politico che economico, sarebbe davvero strano che godesse di popolarità. Il fatto è che su temi per noi fondamentali, come per esempio la difesa delle nostre coste dagli assalti di immigrati clandestini, l’Europa e le sue istituzioni si sono totalmente lavate le mani, infischiandosene di promuovere una politica comune ma soprattutto lasciando l’Italia da sola ad arginare il fenomeno. Fortuna che a Palazzo Chigi c’è un governo di centrodestra che, con l’apporto determinante della Lega Nord, ha preso il toro per le corna affrontando il problema dei clandestini, e più in generale quello della sicurezza, alla radice. Prendendo, tra l’altro, impegni concreti con altri stati rivieraschi, come la Libia, che adesso stanno cominciando davvero a collaborare per impedire che migliaia di clandestini sbarchino sulle nostre coste, finendo la maggior parte delle volte per ingrossare le fila della criminalità. Il risultato è che la risolutezza del governo, unitamente ai primi eccellenti risultati della nuova politica sul fronte della sicurezza, sta contribuendo a far guadagnare alla maggioranza sempre maggiori consensi e, di contro, a farne perdere all’opposizione. Afflitta da una cronica crisi di credibilità, in suo aiuto è sembrata arrivare però, puntuale come un orologio svizzero, la pubblicazione delle motivazioni della sentenza del processo a David Mills. Non conosciamo i contorni della vicenda né assurgiamo a difensori del premier, che ne ha già parecchi ufficiali, ma è un fatto che in queste ore nella campagna elettorale per le elezioni europee, già priva di mordente per i motivi che abbiamo prima spiegato, irrompa inevitabilmente la “virtuale condanna” di Berlusconi. Il quale, peraltro, ha già detto che verrà in Parlamento a dire la sua sulla vicenda ma, a tal proposito, Franceschini non ha dubbi: il presidente del Consiglio vuole intervenire in aula alla Camera "per autoassolversi". Sono certo, però, che se il premier non avesse manifestato la sua intenzione di parlare alle Camere, il capo dell’opposizione lo avrebbe accusato di volersi defilare! Noi non sappiamo se l’operato della magistratura sul caso Mills sia o meno un “attacco politico ad orologeria”, di certo però se le motivazioni della sentenza fossero state pubblicate dopo la scadenza elettorale del 7 giugno, nessuno avrebbe avuto niente da ridire. La sensazione è che su questo fronte, come su molti altri della politica italiana, a voler cambiare le cose siano davvero in pochi, preferendo invece tutti gli altri mantenere lo status quo. Un Berlusconi sulla graticola giudiziaria è, infatti, un film già visto tante volte e non ci sorprende affatto che venga ancora replicato.