Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

mercoledì, gennaio 28, 2009

GUIDONIA E LAMPEDUSA, DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

di Giacomo Stucchi

L’atto criminale di Guidonia, che ancora una volta ha visto protagonisti dei rumeni, che hanno usato violenza nei confronti di una ragazza dopo aver pestato il suo compagno, ma anche i fatti di Lampedusa, dove è apparso quanto meno singolare che immigrati clandestini in attesa di rimpatrio, manifestassero fianco a fianco con gli isolani, sono il frutto della scellerata politica d’apertura verso ogni tipo di immigrazione posta in atto nei due anni del Governo Prodi in cui è stata sostanzialmente disapplicata la legge Bossi-Fini e non è stata confermata la moratoria (procrastinabile fino al 2011) per l’ingresso nel nostro paese dei cittadini bulgari e rumeni. Come è noto la sicurezza dei cittadini è stata al centro del dibattito politico nel corso dell’ultima campagna elettorale per le Politiche e, una volta insediatosi a Palazzo Chigi, l’esecutivo non si è certo dimenticato degli impegni. Prova ne è il fatto che uno dei primi provvedimenti adottati con urgenza, per l’approvazione del quale la Lega Nord si è impegnata al massimo, è stato proprio quello sulla Sicurezza. Il fatto è, però, che i singoli casi di cronaca, e le conseguenze che essi anno sulla vita dei cittadini, non possono prescindere dalla politica che negli ultimi lustri si è portata avanti su molti fronti. Mi riferisco, per esempio, alle decisioni prese dalla sinistra in materia di flussi migratori, che hanno portato all’ingresso indiscriminato di un gran numero di immigrati. Molti di loro hanno potuto non solo entrare in Italia ma anche risiedere clandestinamente per lungo tempo e, in qualche caso, addirittura delinquere restando impuniti. Tutto questo è accaduto anche perché, spesso e volentieri, nonostante le forze dell’ordine si sforzino di mettere tra le sbarre criminali d’ogni sorta, quest’ultimi poi, tra una scadenza dei termini di carcerazione e un provvedimento d’indulto, si sono ritrovati in libertà senza saldare i loro conti in sospeso con la giustizia. Naturalmente non tutti i fatti criminali sono direttamente connessi alla presenza di clandestini, ma è un fatto che il lassismo che fino a qualche mese fa ha regnato sovrano sul fronte dell’immigrazione non ha certo contribuito a rendere più sicure le nostre città. Ecco perché, almeno su questa materia, ci aspetteremmo che un opposizione responsabile, consapevole di non essere immune da responsabilità per gli errori commessi anche nel recente passato, facesse fronte comune per debellare fenomeni di questo tipo, che affondano le loro radici soprattutto negli anni passati, anziché addebitare al governo colpe che non ha. La campagna elettorale è finita da un pezzo ed è bene che Veltroni, e i dirigenti del Pd, se ne rendano conto. Da certi problemi, i cui contorni scavalcano anche i confini nazionali, e richiedono interventi in collaborazione con altri governi (vedi gli accordi con Tunisi, nel caso degli sbarchi a Lampedusa), se ne esce solo con una politica di rottura coi vecchi sistemi del passato ma, soprattutto, con la consapevolezza che la sicurezza dei cittadini non è né di destra né di sinistra ma un diritto da tutelare ad ogni costo.

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