Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

lunedì, gennaio 12, 2009

ALTRO CHE ANNUNCI, LA LEGA E' IL PARTITO DEL FARE

di Giacomo Stucchi
Ecco, ci risiamo. Come un orologio arrivano puntuali, un mese si e l’altro pure, le analisi sulla politica della Lega Nord. L’ultima, in ordine di tempo, è quella pubblicata sul Corsera domenica scorsa, secondo la quale il Carroccio sarebbe promotore di “proposte impossibili ma chiare”. La “strategia” della Lega, insomma, sarebbe quella di annunciare iniziative aventi un appeal sociale e poi lasciarle al loro destino, non preoccupandosi cioè del fatto che vengano approvate o meno. Premesso che certe analisi, alle quali ahimè abbiamo dovuto farci il callo, arrivano sempre in concomitanza con la divulgazione di sondaggi che danno il nostro movimento in costante crescita, viene da chiedersi perché certi politologi ed opinionisti, si sforzano tanto di guardare alle presunte “tattiche leghiste” e non si occupano, invece, dei mille problemi dei cittadini? Ci vuole poi una bella faccia tosta, o forse si tratta solo di cattiva informazione, nell’asserire che nella Lega non ci si preoccupa di avanzare proposte fattibili, quando non credo esista oggi un movimento politico più concreto del nostro. Non solo perché, da sempre, guardiamo più alle cose da fare, che ai proclami, ma anche perché abbiamo sempre rifiutato le alchimie di Palazzo prediligendo i provvedimenti concreti a favore della gente. Intanto vorrei ricordare che, a nemmeno un anno dall’insediamento del Governo in carica, il Senato si appresta a votare il federalismo fiscale. Un risultato che mi pare assolutamente straordinario, soprattutto se si considerano i tempi legislativi della politica italiana, e che darà la possibilità al Governo di cambiare davvero tutto il sistema. Sulle cose concrete già fatte, potrei poi citare mille esempi, solo per restare ai primi mesi di questa legislatura, dalle politiche scolastiche a quelle economiche, dalla giustizia alle norme sulla sicurezza, alla nuova politica sull’agricoltura, non c’è una sola iniziativa che non sia stata presa dopo aver consultato la nostra base, o addirittura che non sia stata avanzata dalla stessa. Il fatto è che, al momento, nessun partito può vantare lo stesso rapporto che il Carroccio ha con il suo elettorato che, non a caso, si allarga sempre più. Un rapporto che non è fatto di clientele, o favoritismi a vantaggio di Tizio o di Caio, ma che nasce da una vera rappresentanza democratica, tra le esigenze del popolo del Nord e la classe dirigente del Carroccio, che le tutela e le porta avanti nelle sedi istituzionali. Altro che “effetto annuncio”! Noi vantiamo ministri, sottosegretari che lavorano, gli amministratori locali molto efficienti e, mi sia consentito sottolinearlo, la classe dirigente più giovane, e al contempo esperta, che ci sia. Ecco da dove derivano i consensi al nostro movimento. Ed ecco perché, come già altre volte in passato, a chi intende approfondire il “fenomeno Lega Nord”, suggerisco di abbandonare le sterili analisi, ormai logore e che non servono a spiegare alcunché, e di cimentarsi invece nello studio del nostro movimento per quello che in effetti è, ovvero un partito che mira a tutelare gli interessi del Nord, allentando la morsa di uno Stato centralista e assistenziale il cui fallimento è ormai storicamente conclamato.