Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, novembre 18, 2008

IL COMPAGNO VOLTER E LA SINDROME DELL'INSEGUIMENTO


di Giacomo Stucchi

Per quanto importante possa essere la funzione della Commissione di Vigilanza sulla Rai Tv, a noi pare che l’atteggiamento del segretario del Pd, nei confronti del Pdl, ma anche avverso il neo presidente Villari, sia di quelli senza sbocco. In primis, perché continua a sposare una causa già persa, ovvero quella della presidenza a Leoluca Orlando, sul quale la maggioranza a ragione non ha voluto far convergere i propri voti per i motivi che tutti conosciamo, in secondo luogo perché c’è davvero ben altro in gioco, nel dibattito politico, che non una semplice poltrona istituzionale, che peraltro Veltroni non riuscirà a sfilare al neo presidente nemmeno con le bombe. Ecco perché, al segretario del Pd, non conviene per nulla intestardirsi ad andare avanti su questa strada. Piuttosto, se si decidesse ad archiviare la questione Vigilanza, potrebbe cominciare a concentrarsi su altri problemi al centro del dibattito politico, che certamente interessano di più ai cittadini della presidenza della Commissione Rai Tv, come il provvedimento anti-crisi di ottanta miliardi di euro, già annunciato dal Governo, per venire incontro alle crescenti difficoltà economiche di famiglie e imprese. Anche su questo punto, però, il leader del Pd ha assunto un atteggiamento ideologico, dettato più dalla continua rincorsa al capo popolo Di Pietro, che non da quello di un esponente politico responsabile e pragmatico, che ha a cuore gli interessi della gente. Il fatto è che Veltroni, ormai da mesi, vive una sorta di sindrome dell’inseguimento nei confronti dell’ex pm, dalla quale non riesce ad affrancarsi, che lo porta ad agire nel costante terrore di continuare a cedere visibilità e consenso. Il risultato che ne deriva è che in Italia, rispetto alle altre democrazie europee e non, stiamo vivendo un’anomalia tutta particolare, per cui se altrove le forze politiche si sforzano di condividere le misure da adottare per affrontare la grave crisi economica e finanziaria, da noi invece non passa giorno senza che ci sia un qualche pretesto per litigare. Su Alitalia, scuola e università, e naturalmente Commissione di Vigilanza, Veltroni non ha agito solo perché convinto delle proprie azioni, ma anche perché spinto dall’atteggiamento di una forza politica, l’Italia dei Valori, che non ha nulla da perdere ad alzare i toni della polemica. Sicché il Pd, ogni giorno di più, sembra ripiegarsi su se stesso e rinunciare al ruolo di opposizione costruttiva. Inoltre, far navigare a vista il Pd, inseguendo l’onda protestataria ma inconcludente di Di Pietro, sminuisce il ruolo del Pd e lo rende sempre più incomprensibile persino ai suoi stessi elettori.