Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

lunedì, ottobre 20, 2008

OPPOSIZIONE IRRESPONSABILE

di Giacomo Stucchi

Che l’intesa tra i due alleati della sinistra, Walter Veltroni e Antonio Di Pietro, sarebbe finita con una burrascosa separazione, peraltro significativa del pessimo stato di salute dei loro rapporti, era più che prevedibile. Così come lo era il fatto che i due, una volta rotto ogni tipo di convergenza politica, cominciassero a rinfacciarsi colpe reciproche. Su questo fronte, la sensazione è che se colpe ci sono queste attengono ad entrambi i segretari del Pd e dell’Italia dei Valori, che hanno sempre fatto finta di condividere un programma comune, ma che in realtà non sono mai stati d’accordo su nulla. Se un programma ci fosse stato, oggi Veltroni e Di Pietro lo avrebbero potuto rivendicare anche dai banchi dell’opposizione. Invece, come ormai tutti i cittadini hanno capito, da parte loro non viene proposto proprio nulla, che possa contribuire almeno un po’ a risolvere i tanti problemi sul tappeto, fatta eccezione per le solite argomentazioni avverso il premier, o il presunto pericolo dell’instaurazione di una dittatura. Tuttavia, se lo scontro tra i due ex alleati era prevedibile, con la conseguenza che i due segretari, prima o poi, sarebbero arrivati ai ferri corti e se ne sarebbero dette di tutti colori, altro discorso è quello relativo al ruolo dell’opposizione. La disfatta del centrosinistra, alle ultime elezioni politiche, brucia ancora parecchio ed è probabile che molto presto assisteremo ad altre “rese dei conti”, questa volta all’interno del Pd, considerato che i Fassino, D’Alema e Marini stanno già affilando le armi, anche in vista delle prossime scadenze elettorali. Tutto questo, a nostro avviso, non può e non deve però inficiare il ruolo che i partiti di opposizione devono avere in Parlamento, ma anche nella società civile, in una democrazia compiuta. Una volta si diceva che l’opposizione doveva essere “costruttiva”, nel senso che aveva l’obbligo morale di porsi come alternativa al Governo, per cercare di superarlo quanto a capacità propositiva. Adesso, invece, assistiamo all’immobilità totale, che in alcuni casi si ritorce addirittura contro l’interesse dei cittadini. Persino quando si tratta di difendere l’interesse delle nostre aziende in sede comunitaria, come sta avvenendo in questi giorni con il Governo impegnato a rivedere l’accordo sulle misure di lotta ai gas da effetto serra in Europa, l’opposizione va addosso all’esecutivo. Forse qualcuno dovrebbe spiegare ai duellanti del centrosinistra che battersi per ottenere una maggiore flessibilità dell’accordo Ue, serve alle nostre imprese, che in questo momento di crisi economica e finanziaria non hanno risorse sufficienti da investire per combattere l’inquinamento ambientale. Nessuno mette in discussione la bontà dell’accordo, ma bisogna anche avere il buon senso di capire le ragioni di chi in questo momento si trova dinanzi alla necessità di licenziare, altro che investire! Far finta di non capire questa esigenza, perché bisogna sempre e comunque dare addosso al Governo Berlusconi, è un atto irresponsabile.