Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

giovedì, giugno 05, 2008

Non facciamo regali all’opposizione e pensiamo al patto coi nostri elettori


di Giacomo Stucchi

L’errore più grosso che si possa fare in questa fase politica è quello di regalare all’opposizione un insperato assist per risalire la china. Sulla sicurezza, e sulle misure da adottare per garantirla a tutti i cittadini, la Federazione della Libertà ha vinto le elezioni e, quindi, non può in alcun modo cincischiare. Noi della Lega Nord, poi, l’impegno preso con i nostri elettori, che in Padania sono costretti a vivere ogni giorno come se fossero in trincea, intendiamo mantenerlo costi quel che costi. Ne vale del futuro delle giovani generazioni che, continuando di questo passo, potrebbero molto presto ritrovarsi stranieri in casa loro. Per la verità, questo rischio è già una realtà. Tanto è vero che gli elettori del Nord hanno dato un consenso eccezionale al Carroccio, l’unico movimento politico che, sulla sicurezza ma anche su tutto il resto, non scende a compromessi. Sul piano squisitamente elettorale, quindi, a noi della Lega Nord ogni titubanza degli alleati sui provvedimenti da adottare, previsti nel programma di Governo, per realizzare il quale siamo stati eletti, non potrebbe che fare comodo. Nel senso che ad ogni incertezza della maggioranza, corrisponde un immediata crescita del consenso popolare per la Lega Nord. Tuttavia, poiché in questo momento è prioritario mantenere gli impegni assunti con la gente, intendiamo guardare al di là del nostro interesse immediato e pensare invece a cosa è meglio per i cittadini. Per questo abbiamo accettato di tenere la prima riunione del Cdm a Napoli, convinti come siamo che anche sul problema dei rifiuti il centrodestra debba mantenere le promesse fatte. Per il Carroccio non è una novità assumersi le proprie responsabilità, è sempre stato così. Oggi, però, ci sono circostanze nuove che hanno aumentato la nostra determinazione. Il fatto è che mai come in queste settimane, che sono seguite al voto del 13 aprile, militanti e dirigenti avvertono l’incombenza che deriva dall’aver avuto milioni di voti in nome del cambiamento. Ecco perché il senso che vogliamo dare alla legislatura appena aperta, che (serve ricordarlo) si sta caratterizzando sempre più per le iniziative leghiste, dentro e fuori le aule parlamentari, è quello dell’operatività. Vogliamo cioè trasferire nel lento, e qualche volta un po’ stanco e distratto, sistema politico, che sino ad oggi ha caratterizzato la vita della Repubblica, una scossa elettrica fatta di voglia di fare e di attivismo. Dalla sicurezza alla settimana lunga per i parlamentari, dalla battaglia in Laguna contro la costruzione del campo nomadi a Mestre a quella di Milano contro la moschea di viale Jenner, dalle proposte in favore degli alluvionati del Piemonte e della Lombardia, in particolare nella Bergamasca, alle misure economiche per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e combattere le speculazioni di coloro che si stanno arricchendo con gli aumenti spropositati di cibo e carburante. Sono questi i nostri terreni di confronto, su questi temi faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità affinché la maggioranza di Governo mantenga gli impegni assunti.