QUEL GOVERNO IN CARICA SOLO PER IL "DISBRIGO DEGLI AFFARI PROPRI"
di Giacomo Stucchi
Quando il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni afferma che "non è il tempo delle cicale ma dell'investimento sul futuro",
viene da chiedergli a quale investimento sul futuro esattamente egli si
intenda riferire. Perché mentre il premier e gli altri esponenti del governo
sono impegnati per la conquista di un seggio parlamentare, altri governi europei
pensano invece a tutelare i loro interessi. Basti pensare, per esempio, al
processo di riforma della governance economica Ue che ha già cominciato a
muovere i primi passi e che vede assenti dal confronto sia il presidente del
Consiglio sia il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan. Dopo
lo smacco subito dal governo per la sconfitta di Milano nella gara per
aggiudicarsi la sede dell'Ema, nella quale com’è noto ha prevalso Amsterdam,
viene da chiedersi che futuro possa mai avere un Paese se il suo governo anziché
rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti, che non significa
accantonare quelli importanti, rimane al suo posto solo per fare gli affari
propri. Vanificando peraltro gli sforzi e i sacrifici chiesti a famiglie e
cittadini, che continuano a subire una pressione fiscale insopportabile. Del
resto è stato proprio l’ex premier Matteo Renzi ad aver
chiesto ai ministri del Pd di scendere in campo nella campagna elettorale; e i
suoi lo hanno preso in parola, a costo di mettere in secondo piano le questioni
che scottano e pur di ottenere un posto al sole anche nella prossima
legislatura. Un compito peraltro non facile visto l’aria che tira dalle parti
del Nazareno, dove il barometro elettorale prevede tempesta. Frattanto, però, le
questioni rimangono aperte. La nuova governance europea, certo, ma anche il
fronte degli sbarchi di immigrati che vede una nuova ondata di partenze
dall'Africa verso le nostre coste. Dopo i tanto decantati risultati sulla
diminuzione degli arrivi di clandestini, sbarcati comunque a centinaia di
migliaia negli anni di governi a guida Pd, in realtà ancora oggi niente e
nessuno impedisce loro di arrivare nel nostro Paese, dove un governo in carica
per il disbrigo degli affari correnti continua ad accoglierli in gran
numero.
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