Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, gennaio 18, 2018

QUEL GOVERNO IN CARICA SOLO PER IL "DISBRIGO DEGLI AFFARI PROPRI"


di Giacomo Stucchi

Quando il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni afferma che "non è il tempo delle cicale ma dell'investimento sul futuro", viene da chiedergli a quale investimento sul futuro esattamente egli si intenda riferire. Perché mentre il premier e gli altri esponenti del governo sono impegnati per la conquista di un seggio parlamentare, altri governi europei pensano invece a tutelare i loro interessi. Basti pensare, per esempio, al processo di riforma della governance economica Ue che ha già cominciato a muovere i primi passi e che vede assenti dal confronto sia il presidente del Consiglio sia il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan. Dopo lo smacco subito dal governo per la sconfitta di Milano nella gara per aggiudicarsi la sede dell'Ema, nella quale com’è noto ha prevalso Amsterdam, viene da chiedersi che futuro possa mai avere un Paese se il suo governo anziché rimanere in carica per il disbrigo degli affari correnti, che non significa accantonare quelli importanti, rimane al suo posto solo per fare gli affari propri. Vanificando peraltro gli sforzi e i sacrifici chiesti a famiglie e cittadini, che continuano a subire una pressione fiscale insopportabile. Del resto è stato proprio l’ex premier Matteo Renzi ad aver chiesto ai ministri del Pd di scendere in campo nella campagna elettorale; e i suoi lo hanno preso in parola, a costo di mettere in secondo piano le questioni che scottano e pur di ottenere un posto al sole anche nella prossima legislatura. Un compito peraltro non facile visto l’aria che tira dalle parti del Nazareno, dove il barometro elettorale prevede tempesta. Frattanto, però, le questioni rimangono aperte. La nuova governance europea, certo, ma anche il fronte degli sbarchi di immigrati che vede una nuova ondata di partenze dall'Africa verso le nostre coste. Dopo i tanto decantati risultati sulla diminuzione degli arrivi di clandestini, sbarcati comunque a centinaia di migliaia negli anni di governi a guida Pd, in realtà ancora oggi niente e nessuno impedisce loro di arrivare nel nostro Paese, dove un governo in carica per il disbrigo degli affari correnti continua ad accoglierli in gran numero.