Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, maggio 20, 2010

I VANTAGGI DEL FEDERALISMO DEMANIALE FANNO BRECCIA NELL'OPPOSIZIONE

di Giacomo Stucchi


Il voto favorevole dell’Italia dei Valori al federalismo demaniale ha forse stupito alcuni ma non di certo chi è sempre stato consapevole della portata rivoluzionaria del provvedimento stesso. La tendenza a guardare sempre ai possibili retroscena, anziché alla sostanza delle cose, a volte distorce la realtà. La convergenza di Di Pietro è il segnale che forse nell’opposizione si comincia finalmente a capire che il processo riformatore in atto, voluto fortemente dalla Lega Nord e posto in essere dal Governo, è irreversibile; ma anche che costituisce l’unica soluzione possibile ai problemi sul tappeto. Peccato che anche il Pd non abbia condiviso limitandosi ad un voto di astensione che, come giustamente è stato fatto notare, non è “né carne né pesce”. Non ci convince poi la spiegazione fornita dal vicesegretario del Pd, Enrico Letta, per il quale l'astensione del Partito Democratico sul federalismo demaniale è da intendersi come normale "procedura parlamentare”. “Normalmente - ha infatti spiegato Letta - la maggioranza vota a favore e le opposizioni contro, tranne i casi in cui la discussione porta miglioramenti dal punto di vista dell'opposizione, e si decide in base alla quantità dei miglioramenti se votare a favore o astenersi". Per quanto ci riguarda, invece, il Pd ha perso una buona occasione per rendere un buon servizio ai cittadini, che da Governo e Parlamento attendono segnali concreti. Al di là dei contenuti tecnici, e delle modalità con le quali il provvedimento sul federalismo demaniale produrrà i suoi effetti, la sostanza è che la riforma avrà infatti indiscutibili vantaggi. Tra questi un sicuro risparmio economico per le casse dello Stato che, soprattutto di questi tempi, non possono garantire il mantenimento dei beni demaniali; ma anche l’obbligo per gli amministratori locali di responsabilizzarsi, considerato che dovranno mettercela tutta per gestire al meglio il loro patrimonio e renderlo produttivo. Rispetto all’incapacità storica dello Stato di mettere a frutto i beni di cui sino ad oggi ha potuto disporre, e considerato l’attuale contesto economico, che rende obbligatorio razionalizzare le spese e far produrre reddito a chi sino ad oggi non ha prodotto nulla, non ci possono essere più dubbi sul perchè il federalismo demaniale sia l’unica soluzione possibile. Regioni ed enti locali, una volta incamerati i beni demaniali, possono riuscire là dove lo Stato centrale ha fallito. Sia perché sarà interesse della Regione (o degli altri enti proprietari dei beni) farli rendere a dovere, sia perché l’operato degli amministratori locali potrà essere facilmente controllato dai cittadini, che con il loro voto potranno decidere se premiare o meno un sindaco, o un presidente di Regione o di Provincia, per come ha gestito le risorse e utilizzato i beni sul territorio. Tutto questo metterà in moto un procedimento virtuoso che impedirà gli sprechi del passato di denaro pubblico.