Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

venerdì, aprile 09, 2010

FEDERALISMO FISCALE, UNA RICHIESTA CHE PARTE DAL POPOLO

di Giacomo Stucchi

Qualcuno si stupisce della forte accelerazione che la Lega Nord ha dato, all’indomani del voto regionale, al tema delle riforme. A noi pare che, al di là delle parole, quello che conta sia la sostanza. E questa dice chiaramente che milioni di cittadini hanno dato il loro voto al Carroccio, soprattutto perché i nostri candidati si sono presentati alle elezioni senza parlare mai in astratto, ma con un programma ben preciso. Che vede, al primo punto, la rapida approvazione dei decreti attuativi del federalismo fiscale, affinché il decentramento dei poteri in materia fiscale, dal centro alla periferia, diventi finalmente effettivo; e poi, più in generale, di una riforma istituzionale che modifichi anche le funzioni e i ruoli dell'Esecutivo e del Parlamento della quale, peraltro, si parla e si discute da tempo. Con un simile programma, ecco spiegato perché l’ultima cosa che ci interessa fare, in questa fase politica, è il "tirare a campare" per non fare nulla. Accogliamo invece con grande favore l’invito fatto dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che in visita ufficiale a Verona, dinanzi al primo cittadino leghista, ha rilanciato con forza il tema delle piena attuazione di tutte le autonomie locali. Su questo fronte, inefficienti governi di sinistra, e mancanza di volontà politica, hanno infatti generato enormi ritardi e disservizi. Si tratta di una strada, quella dell’autonomia delle amministrazioni periferiche dal centralismo, che è ormai irreversibile. Anche perché, non bisogna mai dimenticarlo, a chiederlo non è un èlite politica ma il popolo. Come è stato fatto a Milano, dove i sindaci lombardi hanno marciato composti, restituendo simbolicamente la fascia tricolore, per denunciare come i vincoli di bilancio e i tagli ai trasferimenti dello Stato sono ormai diventati un ostacolo insormontabile per chi amministra con coscienza, e serietà, un territorio. Perché, infatti, i comuni “virtuosi” (che guarda caso sono per lo più al nord!) devono essere costretti a limitare le spese per servizi e investimenti, mentre invece in altri comuni lo Stato interviene per risanare i debiti? E’ un esempio di giustizia sociale? Noi crediamo proprio di no e diciamo anche: meno male che c’è la Lega Nord, alla quale vanno i voti di cittadini arrabbiati per questo stato di cose perché altrimenti non sappiamo proprio come sarebbe potuta sfociare la protesta sociale. Ma proprio per aver avuto la preferenza di tantissimi cittadini, che cominciano ad essere molti, anche al di sotto della Padania, la Lega non può e non vuole deluderli. Il federalismo fiscale costituisce la risposta più immediata e concreta a questa ingiustizia, affinché le cose, una volta per tutte, vengano messe al loro posto. Siamo certi, come del resto ha dimostrato anche la protesta del capoluogo lombardo che su questa strada non serva rivendicare nessun colore politico, perché nessun sindaco di buon senso (di destra o di sinistra che sia) non può che convenire con noi sul fatto che ogni comune deve essere libero di poter gestire le proprie risorse sul territorio, anziché essere costretto a versarle alle casse di uno Stato che poi le disperde in mille rivoli.