Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, marzo 30, 2010

FORZA DI GOVERNO E RIVOLUZIONARIA

di Giacomo Stucchi

La nostra soddisfazione è enorme ma, per favore, nessuno ci venga a parlare, tra i dirigenti della sinistra e i soliti soloni della stampa che la fiancheggia, di voto di protesta o di premier ‘ostaggio’ della Lega Nord. Certi commenti, che abbiamo purtroppo già avuto modo di ascoltare e di leggere nelle ore successive al trionfo del Carroccio, dimostrano il pressappochismo che continua ad albergare nelle opposizioni. Dopo una campagna elettorale durissima, condotta dalle opposizioni senza esclusioni di colpi, compresi quelli giudiziari e mediatici al premier, e conclusasi con la messinscena on line dei Santoro di turno, che a questo punto meglio farebbero a cambiare mestiere, il minimo che la sinistra possa fare è cambiare registro! Ai suoi dirigenti, che parlano di ‘tenuta’ del Pd, vorremmo peraltro ricordare che ciò che conta è il numero degli elettori che hanno votato per la Lega e il Pdl, non solo quello delle regioni. In ogni caso, tra le regioni che sono andate a votare, prima delle elezioni undici erano governate dal centrosinistra e due dal centrodestra, oggi passate a sei! Ma, per quanto ci riguarda, sono soprattutto i popoli della Padania ad aver fatto la differenza. La Lega Nord sfonda in Lombardia, Piemonte, Veneto e avanza in Liguria, Emilia, Toscana, Umbria, Marche. Siamo quindi una forza di governo con un larghissimo consenso nell’elettorato, che cresce ad ogni consultazione elettorale. C’è chi, a sinistra, insiste spocchiosamente sul nostro ruolo al governo, definendolo ‘destabilizzante’. Costoro si mettano pure l’anima in pace, perché la Lega, oltre ad essere rivoluzionaria, continuerà ad essere una forza di governo. E’ questa duplice valenza a renderci diversi da tutti gli altri partiti. Noi rendiamo più che stabile l’esecutivo, perché siamo persone serie e non ci tiriamo mai indietro rispetto agli impegni presi, ma siamo anche rivoluzionari. Con il Veneto, il Piemonte e la Lombardia, dove in alcune province si sono raggiunti risultati davvero strepitosi, saldamente in mano alla Lega, il federalismo diventa adesso una realtà. Finalmente le nostre risorse resteranno a casa e non andranno più a Roma. Il centralismo perderà buona parte del propellente che sino ad oggi lo ha alimentato, e tutte le regioni dovranno essere un po’ più responsabili nel gestire la spesa pubblica. Sul fronte opposto della sinistra, invece, dove si continua a parlare di un inesistente inversione di tendenza rispetto ai precedenti deludenti risultati, si tarda a capire che la strada è ormai molto stretta. Il Pd, infatti, ha davanti a sé la scelta se decidere di partecipare costruttivamente al grande processo riformatore messo in moto dal Carroccio, che esce molto rafforzato dal responso delle urne, oppure di darsi definitivamente, sul piano dell’iniziativa politica, ma anche su quello dei destini elettorali, al giustizialismo senza sbocco di Di Pietro. Abbiamo davanti tre anni di governo, con la stabilità e la volontà che servono per cambiare davvero in meglio il nostro sistema istituzionale. Chi parla di voto di protesta dato alla Lega Nord, non ha ancora capito che la rivoluzione dei popoli è già in atto da tempo e che il futuro è già presente.