Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

venerdì, novembre 06, 2009

L'AGENDA POLITICA NON LA DETTANO I GIORNALI

di Giacomo Stucchi

Ho molto rispetto per tutta l’informazione ma ritengo che le analisi giornalistiche, sia che provengano dai salotti televisivi sia dagli editoriali in prima pagina, non possano in alcun modo dettare l’agenda della politica. Mi riferisco, in modo particolare, all’ultimo fondo di Vittorio Feltri pubblicato su Il Giornale che, tra l’altro, ipotizza “un predellino due, cioè un Pdl pronto a correre da solo, alleggerito dalla zavorra, e a strappare la maggioranza con il noto premio, quindi allearsi con chi ci starà, la Lega e magari l'Udc. Se ciò avvenisse, Berlusconi avrebbe facoltà di riformare quanto gli garba”. Noi non sappiamo a quali fonti attinga Feltri per le sue informazioni ma registriamo che negli ultimi tempi, in coincidenza con la sua nomina a direttore de Il Giornale, parecchi dei suoi “scoop” hanno poi dato la stura ad una serie infinita di dichiarazioni, commenti e polemiche. Ritengo che un conto sia informare su certi fatti accertati che servono a svelare la verità, pur con tutte le possibili conseguenze che questo comporta, un altro è invece instillare nel dibattito politico veleni che non servono a nessuno e, tanto meno, ai cittadini. Il punto è che ci sono dei luoghi deputati al confronto tra le forze politiche, in primis il parlamento, che non possono “delegare” la loro funzione a nessuno. Se così fosse, allora, sarebbero i cittadini per primi ad essere legittimati nella richiesta di scioglimento delle Camere e dell’interruzione di questa legislatura. Che invece, a nostro giudizio, ha ancora molto da dire, essendo peraltro giunta neppure alle metà del suo cammino. Certo, le analisi di Feltri su certe prese di posizione di Farefuturo, la fondazione nata da un idea del presidente della Camera Fini, che oggettivamente contrastano, e non poco, con quanto stabilito sia nel programma elettorale della maggioranza di centrodestra, sia nell’agenda di governo, hanno una loro validità. Ma da questo a dire che si corre il rischio d un “nuovo predellino” e, quindi, di elezioni anticipate già nei prossimi mesi, ce ne passa! Forse, come sempre, la verità sta nel mezzo. E’ vero che occorre una nuova spinta all’azione dell’esecutivo, soprattutto per portare a termine le riforme che servono al nostro sistema istituzionale. Ma è altrettanto vero che, tra l’emergenza spazzatura a Napoli, già nei giorni successivi all’insediamento dell’attuale Parlamento, la crisi economica dell’ultimo anno, le calamità naturali di questi mesi e, per finire, certi siluri mediatici della stampa di sinistra, che hanno mirato (senza riuscirci) a mettere in ridicolo il Cavaliere, è possibile che i molteplici fronti sui quali è stato impegnato il presidente del Consiglio e il suo governo hanno forse complicato il dialogo tra le forze politiche della maggioranza. Ma certe analisi sulla situazioni politica, che magari non tengono conto sino in fondo né dei tempi né della modalità della stessa, andrebbero forse meglio meditate e approfondite. Lo dice un parlamentare che, come uomo della Lega Nord, ma anche come cittadino, non vede l’ora che certe riforme vadano in porto, anche per averci creduto e lavorato da molti anni. Ma è proprio l’esperienza a insegnare che in politica il detto “la calma è la virtù dei forti” è quanto mai valido.