Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

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giovedì, luglio 09, 2009

G8 OK, MA ADESSO AVANTI TUTTA SULLE RIFORME

di Giacomo Stucchi

Chi sperava in una debacle diplomatica e politica del Cavaliere, in occasione del vertice internazionale di L’Aquila, ha dovuto mestamente mettere da parte le proprie aspettative. Le giornate del G8 dimostrano infatti che l'evento è un successo e, cosa più importante di tutte, potrebbe anche portare a risultati concreti, sull'economia e sul clima globale. Forse è per questo che l’opposizione, di solito molto eloquente nel dare giudizi negativi su tutto quanto fa il premier, questa volta è rimasta silente, sia sul piano politico sia su quello dell’informazione. Ufficialmente esponenti politici della sinistra, e giornalisti più o meno di parte, hanno accolto l’appello del Capo dello Stato ad evitare polemiche durante lo svolgimento del summit, ma la realtà è che essi hanno dovuto bere “l’amaro calice” dall’unanime apprezzamento che tutti i leader mondiali, primo fra tutti il presidente Obama, hanno fatto a Berlusconi per l’organizzazione del vertice. Significativo, a tal proposito, che persino la testata giornalistica più ostica al premier, la Repubblica, in un pezzo a firma di Vittorio Zucconi, abbia dovuto riconoscere che “Obama ha detto all’Italia che al tavolo dei Paesi che aspirano alla guida del mondo, un posto per noi c’è ancora e deve esserci. Un risultato vero che il nostro Paese, il governo Berlusconi e i futuri governi italiani, incassano e che l’Italia può riporre in cassaforte”. Considerato il taglio degli articoli pubblicati dal quotidiano nelle ultime settimane, il suddetto giudizio non ci pare cosa da poco! Che l’opposizione, e la stampa di parte, abbiano capito gli errori degli ultimi tempi e quindi deciso di cambiare rotta? Difficile a dirlo e, comunque, nessuno vieta di sperarlo. Di certo c’è che passato il vertice, e prima dell’ arrivo della pausa estiva dei lavori parlamentari, premier e governo, come ha giustamente ricordato il nostro segretario federale Umberto Bossi, devono darsi una tabella di marcia certa ed efficace sulle cose da fare. Per garantire, in primis, la continuità al processo riformatore, ma anche l’effettiva operatività alle riforme già approvate. Prima fra tutte quella del federalismo fiscale che, senza l’approvazione dei decreti attuativi, non può andare a regime e quindi cominciare a dare i suoi frutti. Ma ci sarà da vigilare anche sull’applicazione di una serie di norme strategiche, contenute nella “Legge Sviluppo” approvata in via definitiva dal Senato, importanti per il superamento della crisi e l’ introduzione di riforme strutturali. E’ soprattutto la parte dedicata all’energia che introduce le maggiori novità, consentendo la riduzione di annose problematiche, che ci hanno fatto sinora pagare l’elettricità il 30 per cento in più degli altri Paesi europei. Insomma, le questioni sul tappeto non mancano e siamo certi che, concluse le impegnative giornate abruzzesi, premier e governo, non mancheranno di trovare tempi e modi per affrontarle. Se l’opposizione vorrà fare la sua parte, nell’interesse di tutti i cittadini, non potrà che essere un fatto positivo.