Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

lunedì, settembre 15, 2008

BASTA "PIOVE, GOVERNO LADRO!" IL PD IMBOCCHI LA VIA DEL DIALOGO

di Giacomo Stucchi

La strumentalizzazione che i vertici del Pd, in primis il loro segretario Veltroni, hanno fatto della vile aggressione al giovane Abdul William Guibre, 19 anni, originario del Burkina Faso e residente a Cernusco sul Naviglio, rimasto ucciso in via Zuretti, a Milano, è gravissima ma non ci stupisce per nulla. Si tratta, infatti, del consueto mal vezzo di addossare al Governo, e ai provvedimenti che lo stesso ha adottato, le colpe per tutto ciò che non va, compresi i gravissimi episodi di criminalità che, purtroppo, avvengono nelle nostre città. In queste tragiche occasioni i dirigenti della sinistra, che in questi mesi sembrano soffrire di un’afonia politica dovuta a mancanza di idee e di programmi, ritrovano la favella solo per manifestare la loro indignazione e attribuire inesistenti responsabilità all’Esecutivo. Cosa c’entrano, infatti, questi atti di violenza, con la politica sulla sicurezza adottata da Palazzo Chigi? Assolutamente niente. Semmai si può affermare, senza paura di essere smentiti, che proprio il lassismo e l’incoscienza dei precedenti governi di centrosinistra, unitamente alla disastrosa attività amministrativa di alcune giunte locali, fortemente condizionate da Rifondazione Comunista o da altre formazioni di estrema sinistra, sono stati in grado di trasformare cittadini assolutamente pacifici e ospitali, in gente arrabbiata perché costretta a convivere con la paura dell’extracomunitario che ti entra dentro casa, picchia la tua famiglia e ti porta via tutto. Tanti anni di politiche sbagliate sull’immigrazione, hanno mutato le nostre città in giungle, nelle quali i cittadini devono trovare il modo di difendersi per poter sopravvivere. Altro che "clima di odio da sconfiggere", del quale parla il leader del Pd Walter Veltroni, qui se c’è da sconfiggere qualcuno è una certa sinistra che fa opposizione al Governo criminalizzandolo in ogni occasione. La verità è che il Pd, dopo aver sbandierato in campagna elettorale tutti i buoni propositi di abbandonare il vecchio armamentario dell’antiberlusconismo, del muro contro muro e di tutto ciò che serve a portare ai massimi livelli lo scontro politico, oggi fa un clamoroso dietrofront e riporta indietro il calendario di qualche anno. La verità è che, fra tutti gli errori che il segretario del Pd ha commesso negli ultimi mesi (l’elenco è davvero lungo!) al primo posto ci sta quello di aver fatto la sciagurata alleanza con l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Un movimento, quest’ultimo, che ha capito da tempo di poter incunearsi nel dialogo tra la Federazione della Libertà e il Pd, intercettando il consenso di quanti non vogliono che le cose cambino in questo Paese e quindi, non avendo nulla da perdere ma soprattutto nessuna volontà costruttiva, è disposto a buttare tutto a mare, pur di crescere di qualche punto in percentuale. Ma se Veltroni continuerà ad andare dietro alle sparate dell’ex pm di Mani Pulite, non ne ricaverà nulla di buono, né per il Pd né per la politica in generale. Per lui, come per tutte le altre forze politiche presenti in Parlamento, è infatti giunto il momento di buttare le carte in tavola. Il federalismo fiscale, ispirato alla razionalizzazione della spesa e non più allo sperpero del denaro pubblico, molto presto arriverà in Parlamento e allora, in quella sede, Veltroni e compagni, avranno l’occasione per abbandonare i temi populistici di Di Pietro e della sinistra extraparlamentare, per smetterla di addossare al Governo colpe che non ha, e per trovare, finalmente, la via del dialogo per il bene di tutti i cittadini.