Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

martedì, luglio 01, 2008

IL GOVERNO NON CADA NELLA TRAPPOLA DELL'IMMOBILISMO


di Giacomo Stucchi

C’è un evidente tentativo di enfatizzare il confronto tra le istituzioni dello Stato, montato ad arte soprattutto da alcuni organi di stampa, al solo scopo di distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi lasciati dal precedente governo e dei quali la neo maggioranza di centrodestra ha appena avuto il tempo di cominciare ad occuparsene.
Anche se a sinistra fanno di tutto per fare credere il contrario, in realtà non occorrono approfondite indagini sociologiche per accertare che in questo momento in cima alle preoccupazioni dei cittadini non ci stanno di certo le vicissitudini del processo Mills, ma semmai la grave crisi economica che ha fatto tornare d’attualità un problema, quello dell’inflazione, che sembrava non esistere più. In questo quadro, a chi conviene esacerbare il dibattito politico sino al punto di farlo diventare un vero e proprio scontro tra le forze politiche, ma anche fra gli organi dello Stato? La risposta è molto semplice: più confusione si crea, più trae vantaggio chi non vuole che nulla cambi. In genere, a sparigliare le carte, in politica, così come nella vita di tutti i giorni, è sempre chi non ha nulla da perdere. Allo stesso modo, dietro l’apparente volontà moralizzatrice di certi partiti o movimenti, come l’Italia dei Valori di Di Pietro, i “grillini” e “girotondini” vari, è probabile si annidi una voglia di mantenere lo status quo, permettendo così ad uno Stato centralista e ai suoi apparati, tipici dei sistemi di governo di sinistra, di rimanere in vita. Una Giustizia riformata, per esempio, che sia davvero al servizio dei cittadini, e non un organo con il quale Parlamento e Governo debbano continuamente scontrarsi, non è certo funzionale ai progetti della sinistra. Anche nella XIV legislatura, come si ricorderà, lo scontro tra Governo e magistratura fu fortissimo e la sinistra giocò un ruolo determinante nell’accenderlo e nell’alimentarlo costantemente. Chiamiamole quindi col proprio nome: la presa di posizione di una parte della magistratura e di alcune forze politiche di opposizione, riguardo ad alcuni provvedimenti del Governo, non è altro che un maldestro tentativo di trascinare l’Esecutivo nel pantano dell’immobilismo. Una trappola, insomma, nella quale la Federazione della Libertà non deve cadere. Come ha dichiarato il nostro segretario federale Umberto Bossi, bisogna però abbassare i toni, anche perché il Governo Berlusconi ha il conforto dei numeri, che è poi ciò che conta in democrazia, per andare avanti nella realizzazione del programma largamente approvato dagli elettori. Qualcuno, che ancora non vuole rassegnarsi alla sconfitta, vorrebbe soprassedere su questo dato di fatto e riportare la politica indietro di dieci o quindici anni. Lasciamoli cucinare nel loro brodo, perché tanto - prima o poi - si annienteranno a vicenda. Attaccare il premier e i provvedimenti di Palazzo Chigi, è oggi l’unica linfa che l’opposizione ha per mantenersi in vita. Di Pietro e Veltroni, ma anche la sinistra antagonista rimasta fuori dal Parlamento, combattono una lotta per la sopravvivenza nel loro recinto che ogni giorno si stringe sempre di più. Tutto questo, però, non deve e non può intralciare l’azione del Governo e i progetti di riforma che lo stesso deve portare avanti.