Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

lunedì, aprile 21, 2008

Ognuno faccia la sua parte

di Giacomo Stucchi

Dipendesse dalla nostra volontà, saremmo già al lavoro dall’indomani del voto, ma, purtroppo, è stata la maggioranza sconfitta alle urne a convocare per l’ultimo giorno utile, cioè il 29 aprile, la prima riunione del Parlamento. Così dobbiamo ancora aspettare, prima che Camera e Senato, e poi il nuovo esecutivo, possano cominciare a ruotare a pieno regime. Intanto, la Federazione della Libertà non rimane certo a crogiolarsi nella contemplazione del risultato ottenuto, avendo infatti cominciato da subito a definire la composizione della squadra di Governo. Un lavoro decisivo che serve a mettere la maggioranza nelle condizioni di onorare, nel più breve tempo possibile, il mandato ricevuto dagli elettori, soprattutto sui fronti della sicurezza e del federalismo fiscale. Su entrambe le questioni, infatti, bisognerà agire senza tentennamenti o marce indietro, e fugare anche tutti i possibili dubbi che, già in questi giorni, avversari politici e osservatori di parte, stanno sollevando. Bisognerà perciò rispondere, innanzi tutto, alla principale apparente preoccupazione che emerge in alcune analisi e commenti di certa stampa. Ovvero, la presunta difficoltà che il nuovo Governo di Silvio Berlusconi incontrerebbe, per far convivere il partito che rappresenta per antonomasia gli interessi del nord, e cioè il Carroccio, con il Pdl, che ha sensibilità diverse, o con l’MpA di Raffele Lombardo, che invece porta avanti le istanze del sud. A questi (politicamente) maliziosi osservatori, sarebbe sin troppo facile rispondere che esiste un programma, sul quale c’è da tempo un accordo tra tutte le forze politiche del centrodestra, e che ad esso il prossimo presidente del Consiglio si atterrà per portare avanti l’agenda politica. Ma vogliamo andare oltre, e tentare di spiegare perché il futuro Governo non solo durerà a lungo, ma sarà anche efficiente nella risoluzione dei problemi, tanti e complessi, che il centrosinistra ci ha lasciato in eredità. Quella che sta per aprirsi sarà, a nostro parere, una legislatura costituente. Con alla base due rivoluzioni economiche e sociali, il federalismo fiscale e la fiscalità di vantaggio, che non potranno che apportare dei benefici a tutti i cittadini, di Milano e Bergamo così come di Napoli e Palermo. Avremo modo di approfondire, nei prossimi giorni, questi temi ma per il momento ciò che conta sottolineare è il fatto che i due progetti convivano necessariamente, affinché si possa uscire dalle secche nelle quali uno Stato centralista e assistenzialista ci ha condotto. Questi cambiamenti, decisamente innovativi, avranno successo, però, solo se ognuno, dalle istituzioni ai rappresentanti delle categorie sociali, farà la sua parte. In altre parole, poiché il nostro sistema legislativo è già lungo e farraginoso di suo, se a queste difficoltà oggettive aggiungiamo poi anche quelle soggettive, come ad esempio estenuanti trattative coi sindacati o con la Confindustria, non ne usciamo più. Per il bene di tutti, invece, ciò che occorre è una piena assunzione di responsabilità da parte di ognuno degli attori protagonisti della politica, dell’economia, della società civile. Solo così potrà essere onorato il mandato elettorale, che il popolo ha voluto dare al centrodestra, e che va nella direzione di un radicale cambiamento.