Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

sabato, aprile 19, 2008

Il successo della Lega Nord si spiega con le nostre radici

di Giacomo Stucchi


Su tutti i mass media imperversano analisi e commenti sullo straordinario risultato elettorale della Lega Nord. Opinionisti e analisti, unitamente agli avversari politici, concentrano la loro attenzione soprattutto sui cosiddetti “flussi elettorali”, ovvero gli spostamenti di un consistente numero di elettori da un partito all’altro, ma anche sull’analisi delle categorie sociali, operai e liberi professionisti, giovani e anziani, uomini e donne, che possono aver contribuito all’exploit leghista. A questi intellettuali e osservatori, impegnati nell’analisi delle ragioni che stanno alla base del successo del nostro movimento, vorrei però ricordare che il Carroccio esiste, e rappresenta gli interessi padani, da alcuni lustri. E’ la nostra storia, quindi, con le nostre battaglie dentro e fuori il Parlamento, a parlare per noi. Certo, esiste poi una percentuale di consensi, che è maturata negli ultimi tempi, e che si è consolidata in campagna elettorale. Questa tendenza è sfuggita all’attenzione degli organi di informazione, pubblici e privati, che hanno dato pochissimo spazio alla Lega e prestato, invece, molta attenzione al tour elettorale del pullman di Veltroni. Una scelta che però, dal punto di vista giornalistico, oltre che politico, si è rivelata sbagliata. Se giornali e televisioni, avessero seguito un po’ più da vicino la campagna elettorale del Carroccio, forse avrebbero potuto accorgersi che il nostro elettorato è assolutamente trasversale ai partiti, alle ideologie, ai diversi ceti sociali. Più in generale, il nostro successo, al contrario di quanto ho sentito e letto in certi giudizi frettolosi, non è affatto principalmente connesso al malumore popolare nei confronti delle istituzioni, in generale, e del Governo Prodi, in particolare. Alla base del consenso c’è ben altro. Uno dei meriti del nostro segretario federale Umberto Bossi, infatti, è stato quello di aver favorito la nascita e la formazione, al fianco del gruppo dirigente “storico”, di una nuova classe politica, giovane e preparata, che ha fatto esperienza negli enti locali e che ha le antenne sempre rivolte alle istanze della gente. Questo lavoro ha permesso alla Lega Nord di diventare, agli occhi di tutti i cittadini, un movimento sempre più credibile e concreto, in grado di garantire risultati adeguati nella difesa degli interessi delle proprie comunità. Non credo che serva altro per spiegare lo straordinario risultato delle ultime elezioni, se non il fatto, di certo non secondario, di essersi anche battuti per una vera rivoluzione federalista. Già nei primi anni Novanta, Bossi lo individuava come la soluzione ai problemi di eterogeneità sociale ed economica delle regioni. Tuttavia, se una differenza con il passato c’è, questa consiste nel fatto che oggi la forza elettorale del Carroccio diventa azione di Governo, con un peso e un influenza che non ha precedenti e che, proprio per questo, vogliamo da subito mettere a frutto. Come? Spronando la maggioranza che è venuta fuori dalle urne a dare il meglio di se. A cominciare dalla rapida definizione della squadra governativa, in modo che possa mettersi subito al lavoro per affrontare i problemi sul tappeto, in primis la questione del federalismo fiscale e della sicurezza dei cittadini. Sarebbe questo un buon viatico per fare capire, tanto a chi ha votato per noi quanto per chi non lo ha fatto, che facciamo sul serio e che, soprattutto, questa volta andremo sino in fondo per cambiare davvero le cose.