Giacomo Stucchi - Senatore Lega Nord Padania -

PENSIERI E IMMAGINI: vi presento il mio blog. Un modo per tenermi in contatto con gli elettori, con gli amici e con tutti coloro che, anche con opinioni diverse dalle mie, desiderano lasciare un loro commento. Grazie.

venerdì, febbraio 15, 2008

Basta tatticismi e mettiamoci al lavoro

di Giacomo Stucchi

Ho l’impressione che quello che dovrebbe essere un percorso agevole da fare, quasi in discesa, stia diventando invece un sentiero tortuoso. Mi riferisco alla campagna elettorale che il centrodestra ha appena avviato, ma che sta facendo di tutto per complicarsi. Innanzi tutto, prestando troppa attenzione ai sondaggi che, per quanto ci riguarda, lasciano invece il tempo che trovano. Certo, è positivo sapere che il Partito della Libertà e la Lega Nord sono favoriti; serve ad aumentare l’entusiasmo di chi si scommette in prima persona, degli attivisti, dei simpatizzanti di partito, ma poi il discorso finisce lì. La campagna elettorale bisogna ancora farla e i voti devono essere conquistati uno per uno. Il centrodestra ha chiesto di andare subito al voto perché questo era l’unico modo per soddisfare la volontà dei cittadini, che aspettavano da due anni l’occasione per regolare i conti con un Governo che li ha resi più poveri ed insicuri. Dopo tanto tribolare, e dopo aver portato alle lunghe, una legislatura che già da tempo non aveva più nulla da dire, finalmente le massime istituzioni della Repubblica hanno preso atto del fallimento di Prodi e del centrosinistra e hanno concesso le elezioni. Questo fallimento è stato talmente acclarato che la coalizione di governo ha dovuto scegliere di andare al voto separata. Questo è il punto. Ciò che bisogna sottolineare, e per quanto ci riguarda lo faremo sino al prossimo 13 aprile, è che non c’è discontinuità tra Veltroni e la classe dirigente e ministeriale che ancora in questi giorni ci sta governando. Il disastro di Napoli, che ogni giorni fa il giro del mondo sui canali televisivi satellitari e sugli altri mezzi di comunicazione, così come la paventata chiusura di Malpensa, che se attuata metterebbe in ginocchio l’economia di buona parte del Nord, sono due facce della stessa medaglia, ovvero l’eredità politica che i compagni di partito di Veltroni ci stanno lasciando. Ecco perché, da subito, dobbiamo smascherare il tentativo dell’ex sindaco di Roma di mimetizzarsi in questa campagna elettorale, di confondere le acque, di promettere cose irrealizzabili, mentre la verità è che gli stessi uomini che lui sta candidando nel Partito democratico sono oggi al Governo coi risultati che tutti conosciamo. A sentire quanto dichiarato dal premier, intervenendo alle celebrazioni per i 200 anni della Borsa di Milano, e cioè che per combattere la crisi di fiducia "bisogna contabilizzare l'attività fuori bilancio delle banche e migliorare la trasparenza delle società di rating", verrebbe da ridere, se non fosse che l’argomento è invece molto serio per milioni di cittadini. Ma come fa Prodi a parlare di trasparenza, proprio lui, che non sa neppure quanti soldi ci sono nelle casse dello Stato! E che dire, poi, dell’aumento delle tasse, col pretesto di risanare il deficit, quando invece non si è fatto altro che alimentare il fiume in piena della spesa pubblica; degli annunci sulle grandi opere, quando invece sono stati bloccati tutti i cantieri, compromettendo persino il flusso dei finanziamenti comunitari; e infine, come non ricordare la promessa fatta in tv di dare la felicità alle famiglie, che invece sono state costrette a tirare la cinghia. Queste sono le cose da dire. Non c’è più tempo da perdere, gli elettori ci chiedono di mandare a casa questo centrosinistra inconcludente, che li ha governati per due anni, e noi abbiamo il dovere di impegnarci al massimo in questa campagna elettorale. Senza tatticismi, né alchimie politiche, delle quali la gente è davvero stufa.