IL GOVERNO RENZI CONTINUA A GIOCARE COL FUOCO
di Giacomo Stucchi
Se le raccomandazioni che l’Ue ha fatto all’esecutivo Renzi fossero state fatte a un governo di centrodestra il fuoco di fila contro Palazzo Chigi di certi giornali e commentatori televisivi sarebbe stato aperto senza pietà e la parola “dimissioni” sarebbe stata pronunciata in ogni occasione. Ma siccome si tratta del premier in carica tutto assume un tono più sfumato e la valutazione della Commissione, secondo la quale nel 2014 servono sforzi aggiuntivi per rispettare i requisiti del Patto di stabilità, passa quasi in secondo piano. Tuttavia la sostanza resta e consiste nel fatto che a Bruxelles non sono per niente convinti che la rotta sin qui tracciata dal premier vada nella direzione giusta. Al di là dei propositi del premier di “cambiare la Ue”, la verità è che la procedura d’infrazione per eccessivo debito pubblico rimane dietro l’angolo e il governo continua a scherzare col fuoco. Inoltre, la copertura finanziaria per il bonus di 80 euro, fortemente voluto da Renzi alla vigilia del voto europeo, rimane aleatoria; e quindi non può che aumentare la possibilità di nuove tasse per finanziarlo. Insomma, ciò che è stato dato con una mano, verrà tolto con l’altra. Ad aggravare il quadro sono poi i dati economici. Dopo i numeri negativi sul Pil è, purtroppo, ancora una volta il dato sulla disoccupazione a fare davvero paura. Secondo l’Istat i disoccupati sfiorano i 3 milioni e mezzo, toccando la cifra record, ai massimi dal 1977, del 46 per cento a livello giovanile. Altro che ottimismo, c’è un esercito di persone che non ha né speranza, né futuro ma a fronte di tutto questo le misure del governo, forse perché il premier è troppo impegnato nei suoi bagni di folla quotidiani, sono inesistenti!
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